Nel giro di un anno si è conquistato la Lazio dei grandi, stregando prima Petkovic poi Reja, che pur cercando di ‘dosarlo’, non hanno saputo rinunciare alla sua qualità e imprevedibilità. Sarà la stagione delle conferme per Keita Balde Diao, talento ex blaugrana di origini senegalesi, ad oggi ancora in attesa di novità sul fronte
passaporto nel tentativo di diventare comunitario e liberare uno slot per un altro ‘extra’. La strada è quella che lo porterà a vestire un giorno la maglia della nazionale spagnola, seguendo le orme di molti giovani extracomunitari che lo hanno preceduto. Tuttavia il passaporto spagnolo tarda ad arrivare e Keita potrebbe intanto decidere di accettare la convocazione del Senegal. Da questo punto di vista il regolamento Fifa non lascia spazio a diverse interpretazioni: un’amichevole non è vincolante (si veda il caso di Diego Costa che, dopo 2 presenze con il Brasile, è diventato nazionale spagnolo), la partita ufficiale sì. Ma c’è un’altra ipotesi, al momento soltanto una suggestiva soluzione, che vedrebbe l’inserimento nella vicenda della Nazionale azzurra, seppur con tempi lunghissimi, come si legge dalle colonne della Gazzetta dello Sport di oggi. La norma infatti prevede che chi ha compiuto 18 anni, dopo 5 di residenza, possa richiedere la cittadinanza nel paese di riferimento, nel caso si possieda un contratto di lavoro. Keita è maggiorenne dall’8 marzo 2013 quando era già in Italia e pertanto l’8 marzo 2018 potrà chiedere la cittadinanza e a quel punto potrà essere convocato in azzurro. In ogni caso, i tempi si preannunciano biblici, costringendo il ragazzo a saltare Euro 2016 e, in caso di intoppi burocratici, anche Russia 2018. L’unico modo per ridurre l’attesa è quello di sposarsi, soluzione che ridurrebbe la pratica di due anni. Ipotesi, suggestioni e poco altro ancora. Keita intanto guarda al futuro prossimo. Domenica c’è il Cesena da battere e una curva piena, tornata a vedere i suoi gol.
fonte:lalaziosiamonoi.it