E’ un fiume in piena il Lotito che interviene telefonicamente alla trasmissione Il processo di Biscardi. Parla infatti della Lazio togliendosi qualche sassolino dalla scarpa per poi toccare argomenti di comune interesse del mondo del calcio e non.
Le prime parole sono per i tifosi :
“Spero che i tifosi possano capire l’importanza di essere presenti allo stadio e che continuino a sostenere la propria squadra con passione e sentimento autentico, perchè sono loro il valore aggiunto. La gente ha capito che questa è una squadra con valori importanti e che può giocarsela con tutti.”
Continua parlando della squadra andando a toccare il tasto Djordjevic e rispondendo a chi dice che manca solo Hernanes:
“Djordjevic? Quando è arrivato tutti credevano fosse il solito giocatore, ne hanno dette di tutti i colori, invece il campo ci sta dando ragione. Manca solo Hernanes? Voi siete abituati a giudicare i giocatori dai nomi e singoli. Esistono valori imprescindibili nei ruoli. Se hai dei giocatori di spessore ma che nella squadra non sono idonei ad un’idea di gioco… Allora non servono.Pioli meglio di Reja? Verrà giudicato nel complesso a fine stagione.”
Poi commenta la possibilità dell’inserimento della tecnologia nel calcio:
” Abbiamo inviato un documento alla Fifa dopo che Tavecchio ha parlato con Blatter. Sono soluzione che spettano alla Fifa. Dobbiamo sancire un principio: La tecnologia può essere uno strumento integrativo per l’arbitro. non sostitutivo. La lettera ufficiale alla Fifa è stata deliberata e scritta dichiarando la disponibilità della Federazione italiana che ricordo a tutti è la prima della quattro più importanti d’Europa e una delle prime dieci del mondo. Con Tavecchio siamo d’accordo a voler sperimentare questo strumento tecnologico come ausilio per l’arbitro. Non è teoria, è pratica. Il tipico esempio sono le bombolette spray, sperimentate nel Mondiale, che mi sono sembrate uno strumento idoneo”.
A chi gli chiede se indosserà il saio della politica risponde così:
” La politica ha indossato tutto tranne che il saio in questi ultimi anni. Oggi non servono politicanti ma amministratori, quindi persone per bene con capacità gestionale. Con il termine saio intendevo che i politici devono essere onesti come la massima benedettina “Ora et Labora”. Questo è il sistema che ci si aspetta dai rappresentanti delle istituzioni pubbliche.”
Quindi ritorna sul mondo del calcio parlando della sua idea sui campionati maggiori e minori:
” Il mio intendimento è quello di arrivare a 18 squadre di serie A e B e un numero ridotto rispetto a quello attuale della Lega Pro. Questo comporterebbe un confronto con tutte le componenti. Sono convinto che la ragionevolezza ci porterà a trovare un accordo con tutte.”
Conclude parlando di tre singoli di casa Lazio e sulle possibilità per il terzo posto di questa squadra:
” Keita? La città di Roma condiziona i comportamenti delle persone. Una città avvolgente e altamente mediatica. Bisogna fare in maniera che questi ragazzi capiscano l’importanza di essere un punto di riferimento anche negli atteggiamenti fuori dal campo. Djordjevic è un grande professionista, una persona esemplare, di grandi qualità morali e tecniche agonistiche. Ha il suo merito perchè segna, è un valore aggiunto. La filosofia di questa squadra è quella del collettivo dove ognuno dà il suo apporto per raggiungere gli obiettivi. Klose arrabbiato? No è un esempio per tutta la squadra. E’ uno che sprona le persone che scendono in campo. Con la sua presenza è funzionale all’arricchimento della rosa, non solo con i suoi Goal.
La stampa non candida la LAZIO per il terzo posto? Noi non seguiamo molto i pronostici mediatici, lasciamo diffondere agli altri le notizie e le aspettative. Noi vogliamo misurarci sulla politica del fare, sui fatti”.