E’ uno scatto che fa il giro del mondo quello dei nostri Serbi e Albanesi uniti; uno scatto simbolico che dona l’esempio da seguire per la civiltà nel rispetto reciproco tra popolazioni. Il fatto ha portato la Lazio a ricevere i complimenti anche da parte di Platini (Che si è complimentato dicendo che questa unione è un esempio da seguire).
Stefano De Martino, responsabile della comunicazione bianco-celeste, è intervenuto oggi ai microfoni di Lazio Style Radio per parlare della questione oltre che per toccare altri punti del mondo Lazio.
Queste le sue parole:
” Le parole di Platini sono molto importanti, ancor di più alla luce delle polemiche passate e dei rapporti con la Uefa. Questa volta sono state spese parole giuste. Quest’anno c’è un gruppo unito e si respira un bel clima. Quest’abbraccio fra i nostri giocatori serbi e albanesi è la testimonianza di quello che accade tutti i giorni. Platini fa i complimenti alla Lazio perchè quella è una foto che ha fatto il giro del mondo, ha avuto milioni di visualizzazioni. E’ uno scatto importante non tanto per quello che è successo nella partita ma per una questione storica. Per noi è importante, per me è un messaggio che ha un doppia significato.”
Quindi parla del mercato e della questione stadio:
” Per quel che riguarda il mercato sapete che la Lazio è sempre attiva, vedremo a gennaio. La squadra è completa in tutti i reparti e Pioli si sente sicuro degli uomini che ha a disposizione. La rosa è competitiva, si gioca una partita a settimana visto che abbiamo solo il campionato e la Coppa Italia. Il discorso dello stadio di proprietà è complesso, mi sono mosso in maniera molti critica rispetto alle norme e la burocrazio. Ieri sera avete visto l’enorme differenza su come funziona in Europa, in altri paesi come la Germania, la Francia e l’Inghilterra avere una vera e propria casa dei tifosi è una cosa normale da venti anni. In Italia per spostare una fontanella ci vogliono tre anni. Il calcio in Italia è anni luce indietro rispetto al resto d’Europa. Non avere uno stadio non aiuta ad aumentare il fatturato ed è un limite enorme per il calcio. Se lo Stato italiano non si muoverà e non metterà dei consulenti che sono esperti in materia non si potrà fare nulla. Noi speriamo che nel 2015 ci si possa muovere. La Lazio ha un progetto dal 2008, io l’ho visto appena arrivato ed è un progtto innovativo. La Lazio ha bisogno dei suoi tifosi, io vorrei che l’olimpico diventi una bolgia con il Torino.”
Conclude poi parlando dell’Academy:
” I primi lavori riguarderanno i campi da gioco. La prima parte dei lavori è chiamata verde, si aumenteranno i campi da gioco. La seconda fase è quella delle strutture grazie alle quali i ragazzi potranno studiare e vivere la Lazio”.