Eddy Onazi, in lizza per un posto da titolare nella sfida di domenica (ore 18.00) contro il Torino, ha parlato oggi a Lazio Style Radio. Questa l’intervista:
So che avete un dietologo molto attento alla vostra linea…
“Sì, ora siamo a dieta, non possiamo mangiare quello che vogliamo. Il cocomero? Quello è buono per noi, è frutta anche se pieno di zuccheri”.
Come stai e come sta la Lazio?
“Ora stiamo bene, ci stiamo allenando con il ritmo giusto. Dobbiamo essere sempre concentrati per la prossima partita, consapevoli che ogni vittoria sarà utile per centrare l’obiettivo Champions!”
Con il Torino negli ultimi anni non è sempre stata una gara semplice…
“Domenica dobbiamo vincere per forza. Come squadra stiamo in forma, corriamo molto e ci aiutiamo tra di noi. Entriamo in campo solo per vincere”.
A Genova meritavate di vincere, poi a Palermo c’è stato il cambio di rotta, cosa è successo?
“A Palermo abbiamo parlato tra di noi dicendo che dovevamo cominciare a vincere una serie di partite consecutive per fare punti e così è stato. Se abbiamo vinto perché giocavo io? No il merito è di tutto la squadra”.
C’è stato anche un cambio di modulo a Palermo?
“Per me cambia poco il modulo, io sono un centrocampista e devo essere abituato a giocare sia a destra che a sinistra. Da casa uno vede dalla tv 4-3-3 o 4-2-3-1 poi quando comincia la gara tutto cambia. Dipende molto dall’andamento della partita. Se tutti corrono ne giova tutta la squadra, si corre e si attacca tutti insieme”.
Non hai ancora segnato, ma hai fatto l’assist per Mauri contro il Sassuolo…
“Sì sapevo che in quella porzione di campo avrei trovato Mauri meglio posizionato per tirare. A Firenze era in condizioni di segnare, poi non è andata così. Nella seconda occasione c’era Lulic al posto mio a far gol ma va bene lo stesso. Candreva? È più veloce palla al piede, senza pallone no! (ride, ndr)”.
Il mondiale in Brasile per te non è finito nel migliore dei modi…
“Per un ragazzo di 22 anni giocare un Mondiale non è da tutti i giorni. Un campione come George Weah non ha mai avuto l’occasione di giocarlo ed io ringrazio Dio per questa opportunità. Sono felice di questo e vorrei giocarne il più possibile. È un’esperienza