“È una norma che era stata discussa all’interno della Lega Serie A, con tutti i presidenti. Lotito sta portando avanti il programma che era stato discusso. È una norma importante, magari un po’ farraginosa, visto che abbiamo già tanta burocrazia…“.
A parlare così è Massimo Ferrero. Il presidente della Sampdoria è stato ospite del forum nella redazione de Il Corriere dello Sport. Il patron ha parlato del suo club, ma anche della nuova riforma del campionato e dei suoi colleghi. Non poteva mancare il suo giudizio su Claudio Lotito e sul suo operato all’interno della Federazione. Ferrero promuove il presidente della Lazio: “Lega? Non c’è stata una spaccatura, ma una divergenza di idee, tra i 16-17 club e gli altri. Chiamiamola cordata, quella di Lotito: è una realtà che la gente deve accettare, non lo segue la Juve, non lo segue la Roma, poi forse la Fiorentina, che tende a essere indipendente, in Lega viene il ds Pradé a rappresentarla. Claudio lo conosco, a volte lui rappresenta quello che non è: lavora davvero 25 ore al giorno per darsi da fare, solo che lo rappresenta nel modo sbagliato. Certo, se 16-17 società vanno appresso a Lotito, non è che sono tutti cretini…”. Tra gli appunti fatti spesso a Lotito c’è quello di ascoltare poco, ma Ferrero difende ancora il collega: “Lui ascolta se stesso, ma fino adesso le cose che ha fatto erano quelle che erano state discusse. Lui ascolta molto, anche se fa finta di non ascoltare. Lui vuole rimanere nella storia del calcio. Cosa ha oltre questo sport? Lui vuole fare qualcosa per la quale si parli di lui. Se lo merita, sta facendo le riforme, che poi magari si possono discutere, ma non è vero che non ascolta. La realtà è che c’è poca partecipazione dei presidenti. Se io ho una proposta, ne parlo con Claudio e lui la porta avanti perché ha la delega per le riforme. Perché non lo fanno anche gli altri presidenti?“. In chiusura arriva anche una frecciatina ad Agnelli: “Beh Agnelli… La Juve è la Juve, ha una supremazia, loro si sentono… la Juve, non c’è altro modo per dirlo. Io sono figlio di un tranviere, lui è figlio di uno che ha costruito la Fiat. Lotito si è fatto da solo, e dà fastidio uno che va a mettere il bastone fra le ruote. Agnelli vuole prendersi tutto senza lasciare niente, e non va bene. Penso che ci dovrebbe essere più equilibrio, anche nei diritti tv“.
fonte: lalaziosiamonoi.it