“Abbiamo buone sensazioni, stiamo facendo bene in allenamento, ci stiamo preparando al meglio per la partita. È una Supercoppa, così dobbiamo giocare per provare a vincere”. Determinazione e grinta da vendere.
Servirà eccome nei 90’ minuti di Juventus-Lazio di sabato. Santiago Gentiletti questo lo sa e non sembra proprio voler lasciare nulla al caso: “Il 20 maggio all’Olimpico abbiamo giocato bene – spiega il centrale argentino come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport –, il calcio è così, se prendi un doppio palo al novantesimo, evidentemente non era destino per noi. Speriamo che sabato sera lo sia”. I bianconeri intanto cambiano abito rispetto all’ultimo incrocio con i biancocelesti. A sfidare gli uomini di Pioli una Juventus orfana di Tevez, Pirlo e Vidal e degli acciaccati Chiellini, Khedira e Morata. Nonostante ciò, l’ex San Lorenzo non si fida: “La Juve è cambiata, ma non tanto. Tre o quattro calciatori sembrano tanti per quello che rappresentavano e avevano fatto, però i bianconeri sono sempre un osso duro, difficili da affrontare. Ci aspettiamo che giocheranno come hanno sempre fatto. Vorranno vincere come del resto lo vogliamo noi. Tevez? E’ un giocatore di grande livello, se non c’è è meglio (ride, ndr)”. Un precampionato complicato per entrambe le formazioni: “Tutte e due le squadre arriveranno uguali, perché così succede quando c’è una partita importante. Noi vogliamo vincere perché si gioca per una Coppa, alla stessa maniera della Juve, con la mentalità di vincere, con la voglia di fare bene. Ovviamente non piace perdere, però sono amichevoli ed eravamo in preparazione. Ora sarà diverso”. Da una finale all’altra, Gentiletti riavvolge il nastro al trionfo di un anno fa con il San Lorenzo in Copa Libertadores: “E’ difficile vincere un trofeo internazionale, devi essere più preparato mentalmente rispetto al campionato. E’ totalmente diverso. Se sbagli una partita sei fuori, nei preliminari puoi andare in Champions o in Europa. Questa è una finale e nelle finali si ricorda solo chi vince”. Il pensiero poi va ancora una volta alla finale di maggio: “Personalmente ho un buon ricordo, perché ho fatto bene tutta la partita, meritavamo di vincere. E’ rimasta l’amarezza per aver perso. Ora mi sento bene, la preparazione mi costa un po’ di fatica in più sotto l’aspetto fisico”. Da Tevez a Dybala, la Juve è in attacco resta albiceleste: “Dybala è un grande calciatore, lo ha già dimostrato, altrimenti la Juve non lo avrebbe comprato. E’ diverso da Tevez e ha tanta qualità. Può arrivare ai suoi stessi livelli”. Una battuta anche sull’ipotesi nazionale: “Adesso non lo so. Vediamo. Sono tranquillo. Non ho parlato con il ct Martino, ho visto tutta la Coppa America, devo stare tranquillo e pensare a giocare con la Lazio. Se andrò bene nei prossimi mesi, aumenteranno le possibilità”.Dulcis in fundo, la Champions: “Non lo so. Sono tutte difficili, vediamo cosa troveremo dal sorteggio”.
fonte: lalaziosiamonoi.it