Bello, alto, forte, infortunato: Filip Djordjevic e quel percorso nella Lazio minato dai tanti stop. Minutaggio alto per adesso solo in Paideia e contro il Frosinone è arrivata un’altra tegola in testa per mister Stefano Pioli, continuamente alle prese con le assenze nel parco attaccanti.
A Formello non si può mai stare tranquilli e la maledizione degli infortuni settimanali sembra non finire mai.
UN OCCHIO DELLA TESTA – “Vittoria che c’è costata un occhio della testa”, così ha ironizzato sui social Filip Djordjevic parlando della sfida contro i ciociari, con tanto di selfie che evidenziava l’occhio destro chiuso, conseguenza di uno scontro nel match. Il serbo ex Nantes però dovrà aggiornare il “diario di guerra”, perchè la vittoria gli è costata ben altro: una lesione muscolare del grande adduttore della coscia destra.
LO STOP – Nel comunicato ufficiale diramato dalla società biancoceleste, si legge che l’atleta ha già cominciato il protocollo terapeutico, protocollo che non durerà meno di un mese. Stop per il serbo, che si va ad aggiungere ad un inizio di stagione maledetto. Lontano dal campo a causa di un intervento alla caviglia in gennaio, si era ripreso ed era stato provvidenziale per la sostituzione di Miro Klose ed Alessandro Matri, andando a segno sia contro il Genoa che contro il Frosinone. Dall’infermeria arriva la notizia che Filip Djordjevic, probabilmente, tornerà a disposizione di Pioli l’8 novembre in occasione del derby.
PANZER E MITRA – Diventa ora fondamentale il rientro del Panzer Miro Klose, in via di guarigione, e del mitra Alessandro Matri, anche loro caduti nella maledizione del centravanti. Buone nuove però dall’infermeria: il tedesco e l’ex juventino, reduci da problemi muscolari, saranno disponibili, quasi sicuramente, per la gita prevista il 18 ottobre a Reggio Emilia contro i neroverdi del Sassuolo al Mapei.
La Lazio non potrà permettersi però di perdere ancora il parco attaccanti in vista del tour de force che tra campionato ed Europa, impegnerà i ragazzi di Pioli fino alla pausa di novembre. Filip Djordjevic aveva convinto proprio tutti appena arrivato: sia i tifosi che la società. L’ex Nantes aveva dato prova di quella cattiveria necessaria ad aggredire la porta, ma ciò che non convince invece, è la precarietà dell’attaccante in campo. Troppa sfortuna, troppi stop e troppo poco minutaggio per il “cobra”.