Pausa per le Nazionali e Formello rifiata, almeno per un po’. Sarà cruciale la prossima settimana per l’organizzazzione del tour de force che aspetta, tra Coppa e campionato, i ragazzi di mister Stefano Pioli che non ha la possibilità di un turnover su vasta scala.
Soprattutto per quanto riguarda il parco attaccanti il piatto piange: con l’infortunio di Filip Djordjevic, un turnover in attacco diventa difficile. Pioli pensa a far rifiatare i centravanti schierando un falso nueve che vedrebbe, molto probabilmente, Stefano Mauri in attacco supportato dagli esterni.
PUNTI FORTI – I punti forti della Lazio sicuramente sono da cercare nella forza dei suoi esterni: Ricardo Kishna, Felipe Anderson, Balde Keita e di ritorno anche Antonio Candreva. A centrocampo non dimentichiamo l’ipotesi Ravel Morrison, che con Pioli ha studiato da regista di centrocampo.
QUI FORMELLO – Grandi ed attesi ritorni quelli di Stefan De Vrij, Antonio Candreva e Miro Klose. Dolenti note: Lucas Biglia. L’argentino è sicuramente un pezzo importante per lo scacchiere tattico biancoceleste, si basti pensare che al suo rientro la Lazio ha guadagnato ben quattro vittorie consecutive, ma ciò che preoccupa è la fragilità del giocatore. A vederlo non si direbbe, eppure molto spesso Biglia è chiamato ad una pausa nei box. Nella sfida con la Nazionale Argentina contro l’Ecuador infatti, il centrocampista ha riportato l’ennesimo problema fisico. Nelle prossime ore i risultati degli esami chiariranno la situazione e per ora Formello tiene le dita incrociate.
IL MONDO DI STEFANO PIOLI – Stefano Pioli è senz’altro l’uomo in più della Lazio: il vero capitano che siede in panchina. Lasciandosi alle spalle la notte fonda alla Bayarena e l’amaro per non averla giocata con tutta la rosa titolare, il tecnico biancoceleste guarda avanti con ottimismo. Sì, perchè lui nel progetto Lazio ci ha sempre creduto. Nonostante il mercato insoddisfacente e la sfortuna che perseguita i suoi ragazzi, ancora vede fattibile il raggiungimento della tanto sognata Champions. Perchè? Perchè ha fiducia nei suoi, in lui stesso, nel suo staff e perchè puntare alto, visto il campionato a tratti schizoide, è possibile.
La Lazio che verrà e che troveremo al Mapei, avrà un nuovo volto grazie ai ritorni d’eccellenza. La Lazio, di avere mille volti, lo ha già dimostrato: dalla formazione che in qualche partita non avrebbe temuto neache il Real Madrid lo scorso anno, a quella che subisce in silenzio le asfaltate. Nella sfida contro il Frosinone, seppur con qualche nota stonata, ha dimostrato di aver ritrovato la cosa più importante e cioè l’unità del gruppo. Lazio tra “usato garantito” coi suoi imprescindibili e Lazio che punta sulle scommesse con le giovani leve. Sopspesa tra passato e futuro, vi è una sola certezza: crederci non è impossibile!