Vince e convince la Lazio, che scaccia subito via tutti i malumari del post-Sassuolo.
Torna il talismano Biglia, neanche a dirlo, torna a vincere la Lazio. Probabilmente serve und duro colpo a questa squadra (vedi Napoli e Sassuolo) per rialzarsi, ricompattarsi e a tornare a vincere e questo e’ senza dubbio un buon segnale che la dice lunga sulla solidita’ del gruppo. La Lazio di questa sera è apparsa cinica e rapace, proprio come un aquila: si è librata in volo per cacciare la sua preda, ha aspettato senza ansia il momento giusto ed e’ quindi planata improvvisamente giù in picchiata, infilando i propri artigli affiilati nel corpo di un “Toro” troppo ingenuo che seppur protagonista di un buon primo tempo, ha pensato forse troppo ingenuamente di poter provare a vincere la gara alzando il proprio baricentro,senza invece riflettere sul fatto che cercare di portare a casa un punto dall'”Olimpico”,sarebbe stata cosa più saggia. A parte le solite certezze rappresentate dall’argentino Biglia e dal tedesco Klose, una nota di merito va spesa per Onazi (il nigeriano, scevro da ogni compito relativo alla costruzione del gioco, si e’ trasformato in un ottimo scudo per il compagno di reparto Biglia), Lulic che a parte la rete si è reso protagonista di un duello avvincente con Peres dal quale uscirne vincitore non era facile ma soprattutto per Milinkovic Savic. La stellina serba cresce giorno dopo giorno ed oggi ha disputato probabilmente la sua migliore partita da quanto veste i colori biancocelesti, garantentdo tanta qualità impreziosita da colpi di gran classe. Siamo sicuri che con un tecnico come Pioli il quale ha sempre dimostrato di dare ampio spazio ai giovani, riuscirà a diventare con il tempo un calciatore completo. Abbastanza bene anche Felipe Anderson che nonostante sia apparso visibilmente stanco dopo il grande dispendio di energie di giovedì sera, è comunque riuscito a timbrare il cartellino ben due volte. Nelle ultime apparizioni, il brasiliano ha messo in mostra una grande forma fisica; le gambe, come testimoniano le numerose accelerazioni di cui si è reso protagonista nella gara contro il Rosemborg, sembra stiano iniziando a girare come la stagione scorsa e se così fosse, tutto l’attacco comincerebbe a trarne giovamento. Convincente infine anche la difesa, che questa volta ha amministrato la propria area di rigore senza troppi patemi. Probabilmente l’ennesimo cartellino rosso rimediato pochi giorni fa è servito da lezione a Mauricio che è stato meno irruento del solito, usando di più la testa. La partita di questo pomeriggio ha insomma regalato segnali incoraggianti alla Lazio che è già pronta ad indossare l’abito da sera nel turno infrasettimanale contro l’Atalanta, per continuare a veleggiare nelle zone alte della classifica.