Iniziamo il racconto dai campi ieri accesi in occasione del turno infrasettimanale valido per la decima giornata di campionato, dal racconto di Bergamo: non dire secondo se non l’hai nel sacco ed infatti la Lazio cade davanti all’Atalanta oramai rinomata bestia nera.
Col punteggio di 2-1, i biancocelesti salutano zio Reja avendogli regalato tre punti. Lucas Biglia fa una vera e propria “Sinisata” e segna da punizione, ma il gol spettacolo purtroppo, lascia presto spazio all’amarezza. Autogol di Basta, ma a lui si può perdonare una defaillance e su Dusan diciamo: Basta. Dovremmo ricordare ai ragazzi di Stefano Pioli che fuori dall’Olimpico sono partite vere e valgono sempre 3 punti. Lazio in casa vince e stravince, ma in trasferta tutto fa tranne che convincere. Altra squadra capitolina ed epilogo quasi scontato: la Roma piega l’Udinese per 3-1. L’autore del primo gol è Pjanic che finalmente pare sia diventato grande. Primi in classifica, tifosi contenti e Garcia non dovrà fare la fila al collocamento. Galeotto fu il Sansone e la rete che segnò: La Juve prende una sonora sassuolata dai neroverdi di Eusebio Di Francesco che cominciano a sentire odore di Europa, o almeno per il momento. La nuova Juventus proprio non gira e a nulla è servita la sfuriata del suo presidente che si lamentava della posizione in classifica nonostante i soldi spesi. Eh, caro Agnelli, i soldi non fanno la felicità, tantomeno la capolista! Kalinic firma il secondo gol e dice basta al Verona, fa felice Paulo Sousa e la Fiorentina torna alla vittoria. L’Inter vince e sembra tornare al top Icardi, ma floppa nelle sue dichiarazioni post-partita: non gli arrivano palloni buoni. Maurito sei tu che devi adoperarti per la squadra e non viceversa. L’Inter spietata ed il Bologna troppo tenero che si taglia con un Maurito, ma la vittoria si paga a caro prezzo: espulso Melo e lo segue Mancini dal carattere tutto fuego, che perde di aplomb e si abbandona ad una protesta furiosa. Mancho ricorda che la calma è la virtù dei forti! Il Chievo cade a Milano e grazie ad Antonelli il caro Miha ha l’umore più rosso e meno nero! Higuain el matador: Il Napoli non si ferma più e continua ad accumulare un prezioso bottino che lo porta al secondo posto insieme a fiorentina ed Inter. Mertens e O’ Giustiziero el Pipita Higuain fermano il Palermo. Benitez chi? Questa è l’epoca Sarri, che a grandi linee ricorda un pò la nuova Lazio di Pioli che l’anno scorso iniziò a volare alto dopo l’inizio incerto. Toro e Grifone si son date battaglia senza esclusione di colpi, ma il match spettacolo fa godere le contendenti in parità: Torino genoa 3-3, sei gol e finale davvero col botto. Negli ultimi due minuti il Torino trova il gol ed esulta, forse un pò troppo ed il Genoa segna la rete del pareggio. Il Carpi proprio non riesce a trovare la vittoria e si fa travolgere dai ciociari. Borriello non va mai in bianco e questa è cosa nota, infatti si becca un bel rosso acceso. Arrivato alle mani con Soddimo, l’arbitro calma i bollenti spiriti mandando i due sotto la doccia, un’espulsione per uno non fa male a nessuno!Il Frosinone col punteggio di 2-1 trova la terza vittoria consecutiva al 91 esimo minuto. Che la Cenerentola della serie A stia diventando grande? La decima giornata si chiude così con la Roma capolista a 23 seguita ad un soffio dal triangolo no a 21: Inter, Fiorentina e Napoli. Subito dopo a 18 Sassuolo e Lazio a braccetto e chiudono il cerchio Carpi e Verona a 5 punti e 5 sotto il Frosinone. E la Juve? La Juve resta a guardare con soli 12 punti la vetta da lontano.