A leggere il curioso soprannome che in patria identifica il tascabile attaccante di proprietà del Fluminense Diego Santos Gama Camilo come “Biro Biro”, non può non venire subito in mente la famosa penna a sfera inventata alla fine dell’Ottocento
invece se si prova a digitare due volte su google il nome della stessa penna, viene fuori il profilo di questo giovane calciatore che ha fatto faville nell’ultimo Brasileirao appena conclusosi. Nato il 22 Novembre 1994 a Queimados, piccolo comune dello Stato di Rio De Janeiro, questo piccolo e brevilineo funambolo (1,64 cm distribuiti su 55 kg), ha di recente fatto le fortune del Ponte Preta, squadra che l’anno scorso ha deciso di bussare alla porta del Fluminense per ottenerne il prestito annuale. Chiuso da attaccanti più esperti, i “Tricolor Carioca”, hanno deciso di spedirlo a fargli fare le ossa in un ambiente più tranquillo, che gli desse maggiori chances di giocare e la scelta si è rivelata felice. Biro Biro, oltre ad essere stato nominato come uno degli attaccanti migliori del torneo, è risultato anche essere uno dei punti di forza dei “macachi” che hanno raggiunto senza patemi una tranquilla posizione di centro-classifica. I numeri sono difatti quelli che di solito si associano ai grandi calciatori: 7 reti e 6 assist in 28 apparizioni, con una media di quasi due dribbling a partita che confermano tutte le sue doti di giocoliere. Proprio quest’ultima abilità, unita alla grande velocità e capacità di crossare, gli consentono di poter giocare sia da seconda punta (il suo ruolo originario) che sugli esterni (sia a destra che a sinistra, dove puo’ accentrarsi e provare di sovente il tiro in porta) ma anche dietro le punte. Dopo questa improvvisa esplosione, il Fluminense lo ha subito riscattato per 3,5 milioni, girandolo a sua volta in prestito allo Shangai Shenxin, poichè il campionato brasiliano si è gia’ concluso. Insomma un calciatore su cui scommettere ad occhi chiusi, considerando che il costo del suo cartellino lieviterà sempre di più con il passare degli anni.