La Lazio è tornata a far la voce grossa e dopo il poker calato contro il Chievo, arriva anche la manita. Che sia un’inversione di marcia rispetto l’andata? “Chi di manita perisce, di manita ferisce”!
Dopo l’euforia e l’aver mandato in cavalleria il pareggio amaro col Genoa e l’ennesimo schiaffo dal Napoli per bontà d’animo e dopo i vari “due Matri sopra il cielo” e “meglio Mauri che tardi”, è giunta l’ora di tirar le somme. Attacco e centrocampo li lasciamo in pace almeno per questa volta e ci occupiamo del reparto più debole, a tratti imbarazzante, che vediamo oramai in campo da tempo: la difesa ed i suoi difensori. Mai una festa senza sofferenze, sempre col cuore in mano, sempre pronti a dire “Oh mio Dio”, perchè quando sei sopra di tre gol ed in 10 minuti te ne recuperano due, fidatevi, il cuore ti scoppia in petto. Ma ciò che ti fa davvero arrabbiare è la facilità con cui la difesa viene costantemente beffata da tutti e credo verrebbe beffata anche da me col tacco 16. Per questo è ora di tirar le somme e fare il “pagellone bastardo”. Salvo Bisevac, ma non per la mia oceanica bontà, ma proprio perchè in pagella si merita un bel “non classificato”, in bene o in male purchè se ne parli vale solo se hai giocato almeno un mesetto e questo non è il caso.
MARCHETTI 6- Al nostro Marchettone gli schiaffiamo un bel 6; chiusa l’occasione velenosa di Pazzini, permesso il gol a Toni, mettiamola così e facciamo una media lasciandolo in sospeso tra bene e male. Nulla ha potuto sulla punizione al vetriolo di Greco e questa gliela passiamo.
KONKO 5,5- Diciamo che Konko, forse per via dell’imminente rinnovo, da assenteista continuo ha iniziato a fare gli straordinari, anche se non li fa straordinariamente bene. Dobbiamo però sottolineare che è attento, propositivo e fin qui ci siamo. Cos’ha che non va? I limiti tecnici che sono sempre balzati agli occhi e che sono, ahimè, non ovviabili in nessun modo. Quindi premiamo l’impegno con un 7, la tecnica mediocre vale un 5 e tiriamo la media a 5,5, col mezzo punto in più di incoraggiamento.
MAURICIO 5,5- Mauricio dos Nascimiento, spero di averlo scritto bene, noi lo chiamiamo semplicemente Mauricio quindi di come l’ho scritto poi alla fine non importa tanto. Sapete per lui ho un debole, perchè lo vedo come un gigante buono, troppo preso a tirar manite in faccia agli avversari dimenticando il suo ruolo e l’intero giocare a pallone. “Difensore” sì, è proprio il caso di dirlo! Cinghialone che scorrazza per il campo e se non ci facesse rischiare sempre qualcosa e non facesse una collezione tutta sua di cartellini, andrebbe pure bene e non avrei nulla da dire. Comunque in mezzo a quella difesa morta, aggiunge sempre un pò di colore e di azione e colorito lo è anche per gli innumerevoli tatuaggi, diciamo che è un tipo “variopinto”. Cinghialone col cuore d’oro, rugbista adattato al calcio e temperamento che ricorda vagamente il fu Cana, tutto questo mix lo va a mettere nel mezzo della lista dei buoni e dei cattivi!
HOEDT 4- Non vorrei esser troppo cattiva, ma questo ragazzo ci fu presentato come la copia di De Vrij, soliti paragoni esagerati di Tare. Alto, giovane e con tanta strada da fare, ma forse la sua strada avrebbe dovuta farla altrove e non in una squadra importante della massima serie. O forse avrebbe dovuto far la gavetta in squadre come la Juventus, che le scommesse a lungo termine possono permettersele, noi non avendo validi difensori queste cose non ce le possiamo concedere, come non possiamo concederci tutte le sviste di Wesley. Purtroppo o ti mangi questa minestra o ti butti dalla finestra, quando intorno hai il vuoto ti rimane solo Hoedt. Gli attacchi veneti lo hanno messo in agitazione svariate volte costringendolo ad optare per retropassaggi azzardati e forse anche insensati. La traversa mette un punto e lo salva da uno scandaloso autogol e la faccia di Marchetti ha detto tutto. Già ogni partita ha le sue insidie, ma se le insidie pericolose te le ritrovi anche in casa, la situazione diventa davvero pesantissima. Quindi caro Wes, perdona la cattiveria di me profana e ti becchi una bocciatura netta! Anche quando le cose si stanno mettendo per il meglio, la difesa ballerina ti fa venire la tachicardia, purtroppo questa è la storia che raccontano 90 minuti di gioco.
La colpa non è di Pioli perchè se ti danno una smart non puoi pretendere di farla gareggiare contro una Ferrari, non è neanche tanto dei giocatori perchè se hanno i limiti tecnici non ci possono far niente, la colpa è ancora una volta, e sempre lo sarà , di chi ce