La zona Europa s’allontana, poi s’avvicina, poi si riallontana ed ora è quasi afferrabile, bipolare la speranza come bipolare questa stagione dei biancocelesti capaci di schiaffeggiare l’Inter e la Fiorentina fuori casa e poi pareggiare col Carpi tra le mura dell’ Olimpico.
Adesso il tempo stringe, Simone Inzaghi ha solo sei possibilità ancora per lanciare la Lazio in via di ristrutturazione e cercare di evitare gli scivoloni che farebbero perdere del tutto l’ultimo treno per il sesto posto. La situazione parla da sola: il Milan è ad appena 4 lunghezze con 49 punti, il Sassuolo ne ha ben 48 ed all’ottavo posto c’è la Lazio con i suoi 45 col Chievo , nona posizione, che alita sul collo. Insomma tra il sesto ed il nono posto non vi è che un giro di valzer ballato a braccetto, vicini, vicini. Ma da dove si riparte? Il calendario non è dei più facili, andiamo così a vedere le prime tre avversarie che aspettano la banda di Inzaghi.
EMPOLI- La prima è l’Empoli, la dodicesima in classifica. Detta così sembrerebbe quasi poco temibile soprattutto all’Olimpico, eppure le sue insidie le ha rivelate tutte schiaffeggiando domenica la Fiorentina che per il momento pare avere il posto in Europa assicurato( 56 punti, Milan 49). I biancocelesti hanno assaporato la vittoria al Barbera, adesso vogliono riscattarsi all’Olimpico dopo la brutta debacle con lo Sparta Praga e quella nel derby. A chi servirebbero i tre punti? Certamente alla Lazio, in quanto l’Empoli può godersi la partita senza troppi assilli e troppa ansia, la salvezza è oramai in cassaforte e la zona Europa assolutamente impensabile.
JUVENTUS- E dietro l’angolo vi è la bestia nera, anzi, bianconera, infatti neanche il tempo di rilassarsi tutti quanti che mercoledì sera il gioco si fa davvero duro allo Juventus Stadium. La banda di Max Allegri pare proprio non volerne sbagliare una e vuole assicurarsi definitivamente il tricolore, soprattutto approfittando della grande assenza del Pipita cascata a fagiolo proprio giunti al countdown. La squadra di Sarri però ha dimostrato di saper vincere lo stesso, quindi è vietato abbassare la guardia perché tra l’esser vincitori e l’esser vinti vi è solo un giro di valzer. Riusciranno i nostri eroi ad espugnare il temibile Juventus Stadium? Riusciremo finalmente a vedere l’aquila abbattere la zebra? Crocevia per la zona Europa, quando tutto è in ballo c’è solo una cosa da fare: ballare!
SAMPDORIA- Sdoganata, o almeno per ora, la temibile zona retrocessione la Samp non ha passato un bel momento e rispetto alla stagione scorsa ha subito un crollo vertiginoso. Dopo l’addio di Sinisa, la panchina dei blucerchiati è stata tra quelle traballanti che son scoppiate e da Walter Zenga è arrivato Montella, areoplanino che lo stesso non ha preso alta quota. Fermi al quindicesimo posto con 36 punti, domenica 24 aprile giungeranno all’Olimpico ed in panchina ci sarà la sfida Montella vs Inzaghi, quasi un nostalgico derby. Sarebbe inutile dirlo, ma lo diciamo lo stesso: si deve vincere assolutamente! L’Europa va e viene, la stagione non è ancora conclusa e sia tra quelle alte in classifica, quelle che lottano per la zona Champions e quelle in retrocessione, tutto sembra ancora da scrivere con tanti puntini di sospensione, che sembrano la premessa per ultime giornate incandescenti. La Lazio ci spera e non si dà per vinta nella remuntada finale che esige determinazione e zero errori.
Il calendario non è facile, ma sperando anche in qualche piccolo scivolone del Milan e del Sassuolo, quello che è scritto ad ora non è scritto sulla pietra. Sdoganando un po’ di pessimismo che ha avvolto Formello in una spirale infinita, ricordiamo che nessuna partita è facile, ma neanche esiste l’imbattibile! Entrare in Europa all’ultimo sarebbe un gran colpaccio e forse il primo mattoncino per ricompattare l’ambiente biancoceleste: forza ragazzi uniti si vince!