L’amore non conosce tempo, né carta d’identità come il rispetto: questo è ciò che provano i laziali per Klose.
Si è ripreso la sua Lazio dopo i lunghi stop stagionali e quando vedi le brutte dici solo una cosa: “ adesso il mister fa entrare Miro e ci pensa lui”, quel giocatore indispensabile che anche nel mondiale entrò e ribaltò le sorti della sua nazionale in appena due minuti, perché palla al panzer e ci abbracciamo. Bomber dei bomber in madre patria, colui che si è fatto strada col talento sì, ma anche con l’aplomb e la classe solita ai grandissimi campioni. Inizia il countdown e quell’addio tra il tedesco e Formello si avvicina, ma i tifosi non ci stanno e non lo dicono solo a parole, ma con le azioni: gira infatti da un paio di giorni una petizione sui social che chiede a Klose “rimani con noi”. Le pratiche di divorzio oramai sono state avviate e nel futuro del numero 11 biancoceleste appare il miraggio America o l’atteso ritorno in madre patria Germania.
RIMANI CON NOI!- E se Klose andasse via? Cosa aspettarsi dal futuro? Oramai l’illusione del nuovo arrivo a Formello è morta nella mente dei laziali che sanno bene che Tare e Lotito si butteranno sul reparto grandi occasioni a prezzi speciali: svincolati venite a noi! La situazione in attacco dunque è presto spiegata con Matri che andrà via, il panzer che saluterà e facendo la conta chi rimane? Alto, bello, moro, così mi andava di elogiarlo un po’ prima di parlare di quello che Filip Djordjevic è stato per la Lazio. Credo che puntare su di lui come unico attante equivalga a non costruire affatto il reparto offensivo. Da quanto non segna? Ve lo dico subito; dal 4 ottobre.
La mia non vuol esser cattiveria bella e buona, neanche voglia di far polemica gratuitamente, ma il “cobra” proprio non ha veleno. Non ha l’istinto della punta, non ha la visione della porta, non ha i tempi di inserimento. Anche Matri che non è certo Suarez ha più qualità, perché almeno in area un pallone lo tocca e se è in buona addirittura segna, perché se gli costruisci una squadra intorno sa sfruttarla contrariamente a Djordjevic che più volte ha dimostrato di essere con la testa nel pallone. Allora mi chiedo io dando un’occhiata alla sua carriera, come sia stato possibile portarlo in una squadra che doveva competere ai massimi livelli e pensare solo lontanamente che rimanga l’unico attaccante. Questo è il pensiero che accompagna la maggior parte dei tifosi mentre chiedono a gran voce a Klose di restare. Perché Miro può avere una carta d’identità che col calcio forse non va d’accordo, ma lo spirito quello è un’altra cosa, come è un’altra cosa la classe, il talento ed i piedi buoni. Se il panzer decidesse di andare perché questa Lazio inconcludente gli sta stretta, non ci resta che ringraziarlo per aver scelto di venire a Formello e di averci dato tutto.
Anche se l’addio sembra cosa fatta e risaputa, col cuore possiamo ancora sperare nell’instabile legge del mercato: finchè non esiste firma, sono solo voci!