Il nostro campionato si avvia alle battute finali e le sorti stanno per essere scritte in varie zone: Champions, Europa League e retrocessione.
Crocevia per risollevare un’intera stagione le ultime volate dei biancocelesti e si spera in quel pizzico di sfortuna in più delle altre tre contendenti al sesto posto, Chievo, Sassuolo e Milan. Dopo la disfatta a Torino si riparte dalla Sampdoria ed entrambe le formazioni si trovano appese sul filo del rasoio: da una parte la Lazio che rincorre il treno Europa sperando sia rimasto un ultimo biglietto, dall’altra i blucerchiati che non sono ancora matematicamente fuori dal rischio Serie B. Oramai a Genova e Roma si pensa solamente alle squadre da presentare nel prossimo campionato ed al mercato, ma quei tre punti in palio fanno comodo eccome. La partita sembrerebbe sulla carta poco motivante, spetterà ad Inzaghi e Montella trovare lo stimolo giusto affinché al Marassi non si assista ad un’ “amichevole” tra chi cerca di restare a galla e chi vede l’Europa allontanarsi: La Sampdoria arriva dal pareggio col Sassuolo che è un passo per la salvezza, la Lazio dalla batosta con la Juventus.
QUI BLUCERCHIATI- Montella dovrà fare a meno di Ranocchia ancora una volta ed al suo posto il ballottaggio tra Silvestre e Cassani. A centrocampo è quasi assicurata la maglia titolare di Dodò e dovrebbe tornare Quaglierella al posto di Muriel, la situazione di Cassano è ancora da valutare.
QUI FORMELLO- Verso Genova si pensa alla condizione di Candreva e se non dovesse recuperare allora ci sarà Felipe Anderson. Patric è finito sul taccuino dei cattivi nel match contro la Juventus, quindi si spera nella forma ritrovata di Dusan Basta. Bisevac ancora incerto nella difesa degli orrori, non che questo cambi di tanto il reparto altrimenti in mano a Hoedt, Gentiletti e Mauricio, che alla fine è il minore dei mali. A centrocampo Onazi , Cataldi e Milinkovic-Savic se la giocano al ballottaggio, come il ruolo di centravanti ancora ignoto aspettando notizie di Klose. La Lazio ha avuto tre giorni per leccarsi le ferite dopo l’inespugnabile Juventus Stadium, è ora di tornare in sella perché dopo una brutta caduta l’unico modo per ripartire è salire a cavallo. Questi ultimi match, certamente rognosi, sono un’occasione per tutti: per Inzaghi che segue il sogno del rinnovo, per non rinunciare ancora all’Europa e combattere fino all’ultima giornata e forse anche per scongiurare qualche cessione illustre, Biglia ad esempio che non ha mai fatto mistero dell’insoddisfazione di rimanere a mani vuote.
Arrendersi non è una opzione, tempo per sperare c’è questo è vero, ma è poco, troppo poco per sbagliare. Si riparte da Genova con un imperativo: vincere!