Ultime da Formello: Ricardo Kishna dato per disperso oramai da mesi, dovrà affrontare un’operazione della quale nessuno sapeva fino a 24/48 ore fa.
E’ proprio vero il detto “niente nuove, buone nuove”! Sotto i riflettori finisce per l’ennesima volta un problema divenuto cronico per la Lazio e che ha contribuito a questa stagione disastrosa. Piove sempre sul bagnato e finiscono tutti giù per terra passando per il quartier generale Paideia. Che qualcuno abbia imparato ad usare le bamboline vodoo? Continui stop, ma l’attenzione cade anche ad un altro rognoso fattore: i recuperi eccessivamente lenti e le guarigioni con tempestive ricadute. Viene allora da porsi una domanda e cioè se anche lo staff sanitario sia frivolo quanto la dirigenza, o se la parsimonia del club non si sia ripercossa anche su di esso. Quest’anno come non mai son finiti tutti giù per terra in un girotondo che ha delineato risultati pessimi e playoff di Champions senza parecchi titolari importanti. Di chi è la colpa? Prima di tutto dobbiamo ricordare che molti medici che lavorano per i biancocelesti non sono sotto contratto e già in questo trovo l’assurdità di base dell’intera situazione, il compenso è a prestazione ed è il più basso in tutta la Serie A. Spesso la società non si è mostrata favorevole neanche alle consulenze esterne giudicate troppo costose per le tasche del club.
STRANI CASI A FORMELLO- Lucas Biglia ad esempio, accelerando i tempi di recupero è stato soggetto a parecchie ricadute che lo hanno tenuto fuori da importanti match quali quello contro il Leverkusen e contro il Napoli. Gentiletti dopo il crack a Genova nel settembre 2014, suo secondo match in biancoceleste, riapparve sulla scena nel maggio 2015. Poi fu di nuovo dichiarato disperso in mare, salvo le ultime apparizioni. Djordjevic è rimasto ai box più tempo di quanto fosse stato ipotizzato, tra continui ritorni e ricadute. Il caso più eclatante però, rimane quello di Stefan De Vrij: già ad aprile 2015 il ginocchio aveva destato preoccupazioni e a settembre, in seguito all’infortunio in Nazionale, lo staff medico optò per una terapia conservativa che però non garantiva il recupero totale. Morale della storia? A novembre si capì che l’operazione era indispensabile, giustamente molto in ritardo si arrivò a questa conclusione. Fuori tutta la stagione e ad ora non è assicurato neanche il rientro per il ritiro estivo. In questo caso i medici non avrebbero potuto prevedere la situazione, ma la società sì consigliando al difensore di operarsi a tempo debito. Questo ha spinto tanti giocatori ad optare per le consulenze esterne, ovviamente di tasca propria! Controversa anche la situazione di Dusan Basta, diventata oramai un’incognita. Sparito per un mese riappare nel match contro lo Sparta Praga, ma dopo soli 20 minuti è costretto ad uscire a causa di una dolorosa ricaduta.
CHECK-UP PER TUTTI!- La prossima stagione segna l’anno zero: la rivoluzione in casa Lazio tra cessioni, acquisti e panchina. A questo punto necessiterebbe di una rivisitazione forse anche lo staff medico, perché una squadra è composta non solo da calciatori, allenatore e dirigenza, ma di un intero gruppo e certo i dottori ne fanno parte. Paideia protagonista assoluta quest’anno, ma protagonista incauta e forse troppo frivola. Bisognerebbe investire anche sul settore sanitario, come ha fatto la Roma ed il Napoli ad esempio, per far sì che sia il più affidabile possibile e ben stipendiato. Miro Klose ha scelto di tornare in Germania per le cure e non c’è da stupirsi, perché dati alla mano la situazione parla chiaro: De vrij, out un anno. Kishna, intervento in vista. Basta si è fatto oltre 5 settimane e Milinkovic quasi 6. Matri? Disperso da un po’. Radu, dimenticatelo. Parolo, già che ci siamo salutiamo anche lui. Bisevac, arrivato il quel di Formello direttamente stampelle alla mano!
Ti credo che nessuno vuole venire, che si sia sparsa la voce “il laziale si fa male”?