Aria di cambiamenti e la tanto millantata “rivoluzione biancoceleste” inizia adesso: nessuno è indispensabile ed oltre ai pochi già noti rinnovi, tutti rimangono appesi a quel sottile filo di incertezza.
Ogni ripartenza esige un rinnovamento, uno svecchiamento ed una bella ristrutturazione partendo dalle basi che quest’anno, sono sembrate tutto meno che solide. Il campionato non ha più nulla da offrire e l’unico pensiero rimasto a Formello, è quello di ricostruire la Lazio che verrà. Addii, arrivi, conferme, le questioni da trattare sono tante:
RINNOVO DIFFICILE E CESSIONE CONTROVERSA- Le due questioni che stanno tenendo banco in casa Formello, riguardano Lucas Biglia e Candreva: vanno via o rimangono? Pare proprio che Lotito non voglia lasciar scappare il Principito, la corte si fa sempre più spietata e spietato anche il pressing sul rinnovo. Ingaggio da re, ma il regista argentino, seppur volendo rimanere in Italia, pare intenzionato a cambiare aria e tra le pretendenti Juve ed Inter sono quelle più papabili. Candreva e la Lazio sembra invece divorzio certo. Tare infatti, pare stia cercando un valido sostituto per l’offensivo esterno e nell’ambiente biancoceleste già sono tutti pronti all’addio del romano di Tor de Cenci.
PANCHINA- Si parte dalla radice, dal cuore pulsante e dopo il derby, la rivoluzione cominciò con il controverso esonero Pioli. Simone Inzaghi ereditò la panchina, forse oramai troppo bollente anche per lui. I rumors si rincorrono ed intorno alla questione, che ad ora è quella più infocata, Tare si è limitato ad un “il nome del nuovo allenatore sarà comunicato al momento giusto”. Voci di corridoio parlano di un incontro tra la dirigenza e Sinisa Mihajlovic con tanto di una prima copia abbozzata di contratto a due anni più opzione per il terzo. Nella capitale però non si dorme mai e , contrariamente a quanto si è visto in tv, neanche Tare dorme mai: Miha certo piace per il carattere ed il carisma, ma a livello tecnico non convince del tutto. Così si fanno caldi i nomi di Prandelli e Mazzarri, non escludendo qualche pista straniera che potrebbe convincere la società ad una virata improvvisa.
AAA BOMBER CERCASI- Fabio Borini era il nome più accreditato, ma nelle ultime ore spunta l’idea insistente di Pellè. L’avventura del centravanti con il Southampton pare stia volgendo al termine ed il contratto in scadenza nel 2017, ad ora non prevede rinnovo. Lotito, secondo le ultime indiscrezioni, pare voler chiudere l’affare in fretta prima del ritiro di Auronzo per evitare aste all’ultima offerta. Ricordiamo che Gianfranco Pellè ex compagno di squadra di De Vrij al Feyenoord, nel periodo olandese segnò ben 50 reti in due stagioni. Anche se trasferitosi in Premier i suoi numeri sono calati, resta comunque sempre in doppia cifra. Che sia lui l’atteso erede di Miro Klose?
TANTE VOCI SULLA LISTA- Il club capitolino dovrà fare i conti anche con la nuova regola della Federazione: almeno otto italiani in squadra. Lotito così non potrà cercare troppi stranieri sul mercato e dovrà attenersi al caro vecchio “moglie e buoi dei paesi tuoi”. Tare si è buttato alla ricerca di tre pedine importantissime per la prossima stagione: Un difensore centrale che andrà ad affiancare o a tamponare l’assenza di De Vrij, ma il primo colpo è stato sparato a vuoto perché Tonelli, che orbitava nei pensieri di Tare, ha espresso la volontà di riunirsi a Sarri. Si cerca anche un regista e qui si tenterebbe di correre ai ripari nell’eventuale scenario dell’addio di Biglia. Un sostituto per Candreva, ma anche nel caso di una cessione tra Keita o Felipe Anderson. La rivoluzione si fonda su due parole chiave: ristrutturare e migliorare. Il mercato è lungo, labile, chiacchierato e pane per i rumors. Di certo la cosa da fare è non credere a tutte le cosiddette “news” che si rincorrono tra ipotesi ed infondatezza.
Che cosa succederà? O meglio, succederà qualcosa?