Panchine girevoli e tecnici che vanno e vengono: il campionato è finito, ma il valzer degli allenatori è appena iniziato. Alcuni sono in bilico, altri già saltati, qualcuno con il futuro scritto e parte di loro sono sulla graticola.
In casa Lazio gli ex di certo non mancano e dal 2013 ad oggi, la leadrership della Lazio ha traballato alternando una sfilata di nomi sulla seduta bollente di una panchina scomoda. E’ proprio questa situazione sospesa a tenere gli occhi puntati su Formello e l’inizio della rivoluzione. Chi sarà il nuovo traghettatore? Il futuro è cosa ancora ignota, ma nell’attesa, buttiamo uno sguardo al passato.
PETKOVIC- L’esonero di Petkovic, allenatore che ricorderemo per la storica Coppa Italia, non fu certo un esonero pacifico e la questione finì in tribunale. “Il licenziamento per giusta causa” non venne preso in considerazione e Vladimir vinse la sua battaglia: cacciato a pedate insieme ai suoi collaboratori Rognoni e Manicone, chiese anche i danni morali e di immagine, oltre a sei mesi di stipendio (1 milione circa). Petko si dovette accontentare , si fa per dire, di 700 mila euro e la voce spesa finì ancora una volta per aggravare il bilancio della società. Adesso Vladimir è felice in Svizzera ed infatti guiderà la Nazionale rossocrociata anche nella fase di qualificazioni ai mondiali del 2018. L’annuncio ufficiale è arrivato dal presidente della Federazione elvetica qualche giorno fa con la dichiarazione di voler continuare a far bene insieme. Petko si prepara per gli Europei di giugno e non ha intenzione di metter fine questa storia d’amore.
REJA- Zio Reja intanto aspetta l’Atalanta. A dispetto delle voci che lo davano già con un piede fuori da Bergamo, dopo l’incontro con il presidente, il mister pare avere ancora qulache chanche. Con un contratto in scadenza il 30 giugno 2016, il club pare si sia preso una “pausa di riflessione” per valutare la permanenza del mister. Il rapporto è buono, l’incontro ha aperto nuove piste e non si esclude un prolungamento del rapporto. L’arrivo di Prandelli, che oramai è ovunque come il prezzemolo, era stato dato per certo qualche giorno fa, ma la società atalantina ancora non si è voluta esprimere in merito. C’è però un’altra indiscrezione sul futuro di zio Reja che circola nelle ultime ore e riguarda la Lazio. E se tornasse nel club capitolino in veste di dirigente? Puntini di sospensione…
PIOLI- Stefano Pioli non può proprio star tranquillo, è un pò la storia della “Sora Camilla” che tutti la vogliono ma nessuno se la prende. La sua seduta sulla panchina dell’Udinese era stata data per certa, ma all’improvviso il calcio dà ed il calcio toglie: lo sa bene mister Pioli che dopo l’esonero della Lazio, ha visto sfumare anche Udine. L’ottimismo iniziale non ha aiutato il tecnico parmense, infatti il club friulano ha preso un’altra strada ed ha ufficializzato Iachini. Nulla è peduto però e si aprono altre strade. Per la prima bisogna tornare a Bergamo e all’Atalanta che ha iniziato un toto-allenatore che non sfigura nemmeno davanti a quello della Lazio. Sulla giostra del fantamister ci stanno salendo proprio tutti e la margherita ha tanti petali da sfogliare: Prandelli, Gasperini, la permanenza di Reja, Maran che ha perso quotazione nelle ultime ore ed infine Pioli. Un’altra strada per il tecnico ex biancoceleste che si fa insistente, è quella della Sampdoria. Si vocifera infatti, di un’intesa raggiunta con Ferrero, il futuro di Montella è ancora da definire e Maran, anche lui tra i candidati, si allontana sempre di più dal club blucerchiato.
INZAGHI- Inzaghi o non Inzaghi, questo è il dilemma. Formello trema e non si risparmiano le voci di corridoio. Simone non può dormire tranquillo perchè il posto fisso traballa sempre di più dopo la sconfitta contro la Fiorentina. All’inizio tutti parlavano di una bozza di contratto già messa sul tavolo tra il club e Sinisa, ma ora Miha pare in arrivo al club granata. Poi c’è stata l’ombra di Prandelli, ritenuto però troppo caro per le tasche di Lotito. Poi l’incontro che fece sobbalzare tutti con Sampaoli, anch’esso nettamente fuori budget e che in seguito dichiarò di essere a Roma solo in vacanza. Il ct del Cile è un pò un thriller, ma un thriller che lo vede comunque lontano dalla Lazio. Infine si parlò di Ventura, ma se ne parlò a vuoto in quanto incontrò Lotito sì, ma per parlare di Nazionale e non di biancocelesti. In tutto ciò, Inzaghi che fine farà? E’ quasi certo che non tornerà alla guida della