Questo periodo sarà ricordato sicuramente come uno dei più bui negli anni avvenire. La tifoseria però adesso fa la voce grossa e non intende più assistere passivamente ai comportamenti di questa dirigenza. Il popolo biancoceleste è in rivolta e nel fuoco incrociato tra società e supporters ci son finiti proprio tutti, anche Simone Inzaghi.
Chi semina vento raccoglie tempesta, o nel caso di Lotito, raccoglie soli 11 abbonati. Questo il segnale più incisivo che racconta tutto il malessere intorno alla Lazio e non si fanno sconti a nessuno: tutti colpevoli!
La Curva Nord, zoccolo duro della tifoseria biancoceleste, ha tuonato e durante la trasmissione “La voce della Nord” in onda su radiosei, si è abbandonata ad un duro comunicato. Dopo la manifestazione in piazza le parole verso la dirigenza son sempre le stesse, ma protagonista delle frasi al vetriolo è diventato proprio Simone Inzaghi: ” Ci rivolgiamo anche a lui. All’allenatore. Questo piccolo uomo che da professionista quale dice di essere, si sarebbe dovuto sottrarre al balletto delle panchine tre Lazio e Salernitana in attesa di sapere se ereditare quella più importante. L’uomo di Lotito, Inzaghi, dimostri quanto vale agli altri. A noi lo ha già dimostrato e vale veramente poco”.
Lo stesso discorso vale per i giocatori, poichè nessuna dichiarazione e nessun finto ottimismo potranno mettere a tacere il clima di rivolta che spira in quel della capitale. Simone Inzaghi ben sapeva dall’inizio quanto in realtà quella panchina fosse scomoda, mai come oggi, ma ha deciso di rincorrere lo stesso la grande occasione.
La Curva Nord ha concluso così il suo comunicato: ” L’ascia di guerra è stata dissotterrata un’altra volta. Uniti per vincere. Avanti laziali”