E’ di un paio di giorni la notizia che sta girando sul web, che vedrebbe i piani circa la porta biancoceleste completamente ribaltati rispetto alla fine della scorsa stagione, solo pochi mesi fa.

Se infatti ci eravamo lasciati con un Etrit Berisha sicuro partente ed un Federico Marchetti fresco di rinnovo, sembra proprio che la società abbia cambia completamente stravolto i proprio piani, promettendo la titolarità al portiere albanede e cercando quindi sistemazione per chi titolare era già, Federico Marchetti appunto.

Noi non vogliamo entrare nell’esclusività della notizia, e non cercheremo conferme ne smentite in tal senso; vorremmo però soffermarci un attimo sulla scelta, sicuramente molto sorprendente sotto molti punti di vista.

Partiamo dalla questione forse più importante: la bravura. Secondo noi non esiste storia in questo senso, Federico batte Etrit 10 a zero. E’ vero, ne siamo consapevoli, le ultime due stagioni non hanno ripetuto le grandi imprese del 2013-2014, tuttavia siamo altrettanto sicuri che messi i problemi alle spalle Federico resti una garanzia. Cosa che purtroppo non possiamo proprio dire per Berisha, troppe troppe volte dimostratosi incerto, impreciso, poco reattivo quando è stato chiamato in causa.

Questione forse trascurabile ma degna di nota: la nazionalità. Per noi è motivo di orgoglio avere tra i pali un portiere che dal 2010 in poi è più o meno sempre rimasto in orbita azzurra, una che di portieri ne ha fin troppi, mentre è una curiosa coincidenza che l’estremo difensore albanese goda dello stesso passaporto del diesse, e che insieme a lui da qualche anno a questa parte la Lazio stia facendo decisamente troppo mercato in Albania, non proprio la patria dei grandi campioni. Ripetiamo, non è un fattore determinante, purchè però prima di vedere la bandiera si consideri anche il talento, e di questo non siamo sempre sicuro, purtroppo.

Parliamo di affidabilità: Marchetti è un grande uomo spogliatoio e un grande leader in campo, le sue urla si sentono fino al Tevere e la difesa lo ascolta e lo segue. Berisha è invece un pochino troppo silenzioso, a volte indeciso sulle uscite, sembra sempre non essere mai del tutto d’accordo con chi dovrebbe invece essere guidato da lui. E’ un problema importante, chiunque abbia giocato a calcio sà che la difesa è guidata e comandata soprattutto dal portiere, purtroppo non abbiamo l’impressione che Berisha sia così autoritario.

Così, nonostante Marchetti abbia disputato gli ultimi Europei in panchina e Berisha in campo, il risultato è stato quello più prevedibile: Marchetti vale ancora tra i 5 e i 7 milioni (altro che 10, ma quella è un’altra storia) e Berisha non più di 3, dopo le prove a dir poco insoddisfacenti mostrate in Francia.

Il consiglio che diamo alla dirigenza è di prendere una decisione del genere con molta concentrazione. L’anagrafe parla, ma in campo ci vanno in soli 11 giocatori, e la difesa è sempre il settore più debole della nostra squadra. Siete proprio sicuri di voler fare a meno dell’unico buon portiere arrivato dopo Peruzzi così facilmente? Una volta perso non sarà facile trovare un degno sostituto, e capirete presto, molto presto che Berisha non può esserlo, se non forse al Chievo Verona; squadra dove – forse – avrebbe fatto molto meglio ad andare.

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