Prima analisi dell’anno sulla squadra.

Il primo elogio va ad Inzaghi che ha preso in mano una situazione ancor peggiore di quella che l’aveva portato a campionato in corso a guidare la Lazio lo scorso anno. Il caso Bielsa ha infatti distrutto i tifosi e la credibilità della società agli occhi esterni ed internicon uno spogliatoio da sottoporre allo studio dei migliori psicologi, in alcuni casi psichiatri, del mondo.
Simone ha accettato la sfida dimostrando tanta lazialità, quella di chi non si arrende mai nonostante le avversità. E’ riuscito a riportare un’identità, una squadra volitiva e buone idee di gioco… Vista la situazione ha già fatto un piccolo miracolo.
La società però deve fare di più, molto di più, perchè i miracoli nel calcio sono rari ed il fato spesso li regala agli audaci e non a chi si tira indietro intimorito da un rischio imprenditoriale. Qualche arrivo è buono, come per esempio Bastos, mentre qualcuno sembra esserlo meno, vedi Wallace, ma in ogni caso non basta.
Tare più volte ha detto che per lui Inzaghi era la prima scelta, anche più di Bielsa, e non fatico a crederlo per tanti motivi. Con Bielsa lo stesso Ds aveva parlato di 30mln investibili ad Agosto se l’allenatore avesse manifestato voglia di migliorare ulteriormente la squadra.
Bene, avete fatto le vostre scelte dirigenziali. Ora date la stessa fiducia che avreste dato a Bielsa a Simone Inzaghi e spendete questi benedetti 30mln di cui AVETE PARLATO VOI!
Questo lo avete annunciato come l’anno del rilancio e tutti noi lo speriamo ma difficile crederlo se come sembra il mercato finirà con un segno + invece che con forti investimenti mirati. Purtroppo il calcio è meritocratico, contano poco le chiacchiere… Molto di più i giocatori. Giocatori che oggi mancano per aiutare Inzaghi a raggiungere dei traguardi che sono si quelli sportivi ma anche quelli emozionali facendo tornare ai tifosi un amore verso la squadra attuale.

Si lascino ad altri le belle parole. Ieri uno stadio con più Juventini che laziali, abbonati che non arrivano a 5000. Ci vuole uno sforzo, ci vuole normalità per riportare normalità. Non è normale avere Patric come vice di un basta inaffidabile fisicamente, che si compri normalmente un terzino dx. Non è normale avere un reparto attaccanti con i soli Immobile e Djordjevic (che ha dimostrato di non poter aiutare molto), che si compri un attaccante per completare il reparto.
Non è normale perdere in campo tra i due giocatori più forti della rosa, Candreva e Keita, conoscendo le situazioni da mesi se non anni e a tre giorni della fine del mercato non avere NESSUNO andandoli a sostituire poi con Cerci, un giocatore rotto che non rende bene almeno da tre anni e grande tifoso della Roma, e un altro che sembra scelto quasi a caso basta che non costa più di 6-7 mln. Sarebbe normale prendere giocatori forti e anche di nome per sostituirli.

 

Inzaghi ha bisogno di aiuto. I tifosi laziali vogliono aiutarlo cercando di riportare sostegno e normalità… Ma è la Lazio stessa che deve fare il primo passo comportandosi come dovrebbe la dirigenza di una società importante e storica come la Lazio: portando giocatori degni di indossare l’aquila sul petto e costruendo una squadra completa e competitiva, per ora non lo è.

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