Un-due-tre, la Serie A riparte finalmente. Era il 21 Agosto scorso, la squadra biancoceleste terminava stremata una partita con 7 goals, una vittoria alla Lazio. Perchè quando vinci 3 a 0 non puoi stare tranquillo se sei la Lazio, e quando vinci 4 a 2 al 90esimo non puoi stare tranquillo se sei la Lazio.
Sembrava passata una vita, i tre mesi estivi portano caldo, l’estate, il mare, le ferie, qualche avventura e qualche viaggio per chi può permetterselo, ma tolgono una cosa che per noi è come il pane: la Lazio. Come fate a stare tre mesi senza vedere una partita della Lazio? Alzi la mano chi non sente la mancanza di biancoceleste. Lo scorso campionato è stato ciò che è stato, fu un vero sollievo terminarlo e pensare alla stagione seguente con grandi speranze, tramutate fin da subito in grandi incubi. Pioli esonerato, Inzaghi non confermato, la curiosa storia di Prandelli, Maran, Sampaoli, Bielsa, la virata verso Inzaghi con annesse confessioni: “è stata la nostra prima scelta”. Ma fateci il favore.
Lazio mia quanto mi sei mancata. Ogni giorno ad aspettare quell’acquisto che può risolverti le partite, e ogni giorno ad imprecare perchè non è arrivato nemmeno questa volta. Va bene su, sarà per la prossima. Ah no, nemmeno per la prossima perchè Lotito…! Lotito. Parliamoci chiaro, a quattro occhi come se fossimo amici di infanzia: ma quanto ci piace criticare Lotito? La Lazio perde? Colpa di Lotito. La Lazio vince? Grandissimi, nonostante Lotito. Nessuna giustificazione da parte nostra, ci tengo a chiarirlo, siamo noi stessi stati autori di alcune tra le critiche più spietate mai scritte verso di lui, il senso del mio messaggio se possibile è ancora più semplice: il laziale odia Lotito ed si sfoga ad insultarlo. Ed è una cosa veramente incredibile. Lazio mia quanto mi mancavi!
Passano i giorni, l’unica grande cessione si rivela Candreva, e non è stato quell’addio sofferto che avremmo immaginato. Il giocatore sbarca a Milano e non ci ringrazia nemmeno (salvo poi ripensarci due giorni dopo attraverso la pagina di un noto quotidiano sportivo). Va bene, è il calcio, siamo abituati. Dopo Nesta non mi dispererò per Candreva. E poi adesso finalmente abbiamo i soldi, vedrete che acquisti.
Gli acquisti. Va bene, passiamo oltre al capitolo acquisti, non ci hanno aiutato a superare un’estate lunghissima e nostalgica, ma poco importa, finalmente la Serie A ricomincia. 4 a 3 a Bergamo dicevamo, prestazione da Lazio, la prossima è con la Juventus. La Lazio perde, tutto secondo copione, ma sforna una prestazione di quelle da far venire le lacrime agli occhi. Mi è piaciuta quella Lazio, mi è piaciuta veramente molto. Vediamo adesso domenica come andrà. Niente da fare, si deve aspettare di più. Erano mesi che aspettavo la mia Lazio, dovrò continuare ancora una settimana a causa della sosta della Nazionale.
Poco male, il tempo è poco e l’amore smisurato, inizia a farsi strada un’idea che poi in effetti poteva venire già molto tempo prima, solo che a noi piace da morire la disorganizzazione totale, l’improvvisazione. Andiamo a Verona ragazzi. Quanto manca? Quattro giorni? Fidelity Card (impossibile tra l’altro da fare proprio in questi giorni a quanto pare a causa di imprevisti degni di un telefilm di ragazze giovani, carine e bugiarde), treno, biglietti e se ci scappa anche posto per fermarsi una notte.
Come dire: la Lazio è una principessa, si fa aspettare, ed io l’attesa non la sopporto. Vengo Lazio mia, vengo da te.