Keita aveva agitato le acque come solo pochi sanno fare. In ritiro si era presentato con giorni di ritardo, poi il presunto dolore al ginocchio con la richiesta di non essere convocato a Bergamo ed era finito sul taccuino dei cattivi. Aveva indispettito proprio tutti:  basito Inzaghi aveva palesato il suo disappunto in conferenza stampa, Peruzzi si era abbandonato a dichiarazioni mirate, i  tifosi storcevano il naso e la società aveva provato a cederlo fino all’ultimo minuto della sessione estiva di mercato, ma le offerte non erano soddisfacenti. Dopo botta e risposta al vetriolo diventate un tormentone virale sui social, ora l’ascia di guerra sembra essere sepolta e l’accordo di convenienza è stato raggiunto.

 Tenerlo fuori rosa come fosse un castigo non era poi la mossa vincente, avrà pensato il club capitolino, soprattutto in vista della sessione del mercato di gennaio e delle possibili offerte che potrebbero arrivare all’attenzione di Claudio Lotito. Farlo giocare con continuità garantirebbe al calciatore la visibilità ed un discreto numero di contendenti alla corte della Lazio. Non dimentichiamo che Keita, dal carattere difficile ma talento indiscutibile, sarebbe indispensabile anche per la ricncorsa all’Europa.

 

Ecco dunque la soluzione che fa da collante tra le due parti in causa: Prolungamento del contratto esistente dal 2018 al 2019, ingaggio a 1,5-1,8 mln che fanno gola rispetto ai 550 mila euro attuali ed all’interno di questo rinnovo una clausola recissoria di 25/30 mln. La società si è mossa abbastanza in fretta ed ha trovato l’accordo con l’entourage ed il giocatore.

 

Immediato il reintegro in squadra e ritorno a Formello con tanto di scuse, come fece anche ad Auronzo, abbraccio tra lui e mister Inzaghi puntualmente “social”. Il tecnico piacentino aveva sempre creduto nel talento del giovane, aveva dicchiarato che il ritorno in rosa per lui non sarebbe stato un problema, ma il caratterino tutto pepe avrebbe potuto creare problemi con gli altri. Parentesi chiusa, baci , abbracci e pace di convenienza è stata fatta. La convocazione per Verona non è in dubbio, se giocherà o no questo è un altro discorso.

 

La Lazio ora aspetta il Felipe Anderson di due anni fa,  Luis Alberto dovrà dimostrare di avere i  numeri sul campo e non in solo nelle statistiche lasciate in Spagna, però con Keita la Lazio ha sicuramente una marcia in più. C’è anche da dire che dopo la partenza di Candreva, l’ assenza di Balde sarebbe stata difficile da sopperire in questo momento. Il talentuoso sbarbatello ora dovrà riconquistare i suoi tifosi e sicuramente ci riuscirà: i capricci a casa, i piedi in campo! 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *