” Abbiamo commesso un errore, ci scusiamo con tutti quelli ai quali abbiamo urtato la sensibilità. Dopo un lungo colloquio con l’ineteressato abbiamo deciso per una sospensione”.

 Sentenza lapidaria quella di Jaques Raynaud, vice presidente esecutivo di Sport Channels e Sky media. Il calderone social per il tatuaggio “DUX”, divenuto virale in pochi minuti, si spenge con la porta chiusa in faccia a Di Canio. 

 

La Premier League e Paolo si dicono arrivederci, un arrivederci che tra le righe si legge “addio”. Ipocrisia? C’è da dire che l’ideologia politica dell’ex attaccante biancoceleste è sempre stata sotto gli occhi di tutti, di certo non l’ha mai nascosto. Non è una novita nè per il pubblico , tantomeno per Sky, dopotutto si parla di calcio e non stiamo sicuramente in una tribuna politica.

 

Questa mia non vuol essere una difesa a Di Canio o un’accusa alla notissima pay tv, è una mera constatazione. Sono convinta che tra gli accaniti contrari ed i focosi sostenitori, abbia ragione chi si esprime in favore della libertà personale di tatuare sulla propria pelle ciò che aggrada maggiormente all’individuo.

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