L’antipatia tra le due tifoserie è nota da anni, è parte della storia.

I tifosi laziali e pescaresi difficilmente si ameranno e anzi conserveranno questa rivalità nei limiti della sportività e del buon senso probabilmente per sempre.
C’è qualcosa però che non possiamo far finta di non vedere. Questi tifosi sono stati trattati in modo inumano per poter assistere alla partita tanto che sono stati fatti entrare al 35esimo. Una vergogna.
Una persona insegue la propria passione pagando biglietto e viaggio e a causa della gestione vergognosa delle forze dell’ordine gli viene fatta perdere circa mezza partita?  Ma scherziamo!?.

La tifoseria laziale in giro per il mondo ha ricevuto questo trattamento innumerevoli volte e ribadiamo: qualsiasi sia la tifoseria in questione il fatto è una vergogna, bisogna tutelare chi nella legalità insegue la propria passione altrimenti si ammazza questa passione e di conseguenza il calcio.

Il principio della sicurezza negli stadi è che questa sicurezza non deve intaccare la vivibilità dello stadio per i tifosi di casa ed ospiti che si comportano ed agiscono nella legalità. Se si rovina lo sport per queste persone che sono il 99,9% dei tifosi si mette in sicurezza solo una cosa: la rovina del calcio italiano.

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