Tante critiche alla vigilia verso le scelte dell’allenatore e verso il DS per il modo di costruire la squadra (lente di ingrandimento sul ruolo di portiere con l’esordio di Strakosha).
La partita inizia bene per la Lazio che prende bene il campo e gioca discretamente. Continua a produrre gioco per tanti minuti ma manca la qualità per essere incisivi (forse con Keita o F. Anderson in campo si sarebbe potuto capitalizzare il buon momento) fino a che Parolo sbaglia un passaggio elementare facendo ripartire in contropiede il Milan che grazie alla bravura di Bacca ed il posizionamento non buono della difesa laziale passa in vantaggio.
Nel secondo tempo Inzaghi prova a dare la scossa come successo nelle partite precedenti inserendo Keita e anche F. Anderson ma purtroppo non è sempre domenica (infatti è martedì). I due fanno qualcosa di buono ma il Milan, visto il vantaggio, non lascia tanto campo e soprattuto spazi per mettere in mostra le caratteristiche migliori dei due.
La Lazio è quindi costretta a rischiare qualcosa per tentare di recuperare la partita ed infatti su una ripartenza/transizione del Milan arriva il calcio di rigore (mano di Radu) poi realizzato da Niang che vale il raddoppio e praticamente la fine della partita.
Reazione veramente blanda da parte dei biancocelesti che ci ha spaventosamente ricordato la reazione alle sconfitte dello scorso anno… Come ci hanno spaventato i buchi evidenti che ha questa rosa.
Il patto fatto per noi è chiaro: sosteniamo e appoggiamo questa squadra ma vogliamo che ci sia criticità negli elementi della società. Se i risultati non saranno soddisfacenti che FINALMENTE paghi chi deve pagare. Capito Diaconale? Quando si chiede a gente che vive di calcio(nel senso della passione, non economico) di dare meriti ad una persona quando questi meriti ancora non esistono poi BISOGNA essere in grado di ammetterne i demeriti altrimenti non si è una società professionale ma solo una messa in scena pagliaccesca che tira a campare.