Lazio che non patisce, ma reagisce: questa la formazione di Simone Inzaghi che si è presentata a Torino davanti al Toro di Sinisa, Toro che sta vivendo il suo “magic moment”.
Senza cinque titolari, tra i quali gli uomini migliori Biglia e De Vrij, i biancocelesti rendono la pariglia e allo svantaggio non ci stanno. Nel segno di Immobile i biancocelesti recuperano il match, ma lo spettacolo era stato promesso ed è stato servito.
Una partita che ha fatto sobbalzare sugli spalti e sulle poltrone, l’ago della bilancia che pendeva a minuti alterni tra le due formazioni, nulla di scontato, nulla di atteso, l’equilibrio si spezza e si ristabilisce fino all’ultimo minuto. Quando meno te lo aspetti e forse storci il naso perchè vedi entrare l’inesperto Murgia al posto del talentuoso Keita, ecco lì che ti sorprendi ancora: il ragazzino di Inzaghi va al gol, come se non fosse stata abbastanza l’acrobazia di Immobile.
Felipe che è tornato a fare il Felipe, qualche piccola pecca, ma neanche il rigore si può tanto contestare se non fosse per il minuto in cui è stato concesso, perchè a parer mio, Parolo ha sbagliato solo per l’essere stato oggi troppo “scomposto” ed a tratti grezzo.
Pareggio che ha poco di amaro, in quanto questa Lazio partita sfavorita anche sui pronostici per l’infortunio choc di Stefan De Vrij, morde il freno e fa il tutto per tutto, fino all’ultimo. Bella, combattiva e creativa, la Lazio dei giovani “che hanno voglia” come promesso dal mister nella conferenza stampa di sabato.
Ed è proprio questa Lazio che non delude, che non ha deluso neanche contro il Bologna, è mancata la fortuna ma non la grinta. Andare, combattere e stupire: tre parole che sintetizzano i biancocelesti visti in campo oggi!