Mai una parola fuori posto, anzi sempre al momento giusto e nel modo giusto.
Marco Parolo è tornato quello di due anni fa. Corre, guida i compagni e, quando non rilegato davanti alla difesa, si inserisce con un tempismo invidiabile. Si vede la voglia di dimostrare ed il cuore e l’anima data per questi colori. E’ il capitano “morale”.
Dopo una stagione deludente, come tutta la Lazio, sta dando seguito all’ottimo europeo disputato risultando fondamentale per l’equilibrio in campo della squadra e prendendosi senza problemi la responsabilità di ricoprire il ruolo di vice-Biglia in mancanza dell’argentino. Un problema non da poco visto che lo scorso anno trovare un’alternativa a Lucas era stato forse uno dei maggiori problemi tattici.
In più è quello che riesce a stimolare tutti facendoli rimanere con i piedi per terra vista la sua grande umiltà ed umanità (come dimostrato nella sua grande disponibilità negli eventi a favore dei terremotati).
Bentornato Marco, anima biancoceleste.