“Miracolo sulla 34esima strada” è un noto film di Natale che parla di riappacificazioni e buoni sentimenti. Si aspettava anche un “miracolo in quel di Formello”, invece il periodo di festa ha riacceso i riflettori su Keita ed il caratterino di fuoco. 

 Dopo l’abbraccio con Inzaghi si era pensato ad una tregua, magari di convenienza ma sempre tregua, ora però è chiaro che Balde e la Lazio sono separati in casa. Il senegalese non ha fatto passi indietro sulla questione rinnovo che si preannucnia tutto fuorchè amichevole. Un segnale forte è arrivato durante la consueta cena di Natale quando Keita si è dato alla fuga proprio nel momento in cui ha preso la parola il presidente Lotito. Non ha avvertito nessuno della necessità di dover andare via dall’evento, limitandosi a dirlo solamente a Parolo e Marchetti.

Questo gesto non è passato inosservato agli addetti ai lavori, ma la società per evitare ulteriori polemiche intorno al rapoporto difficile col giocatore, si è limitata a buttare un pò d’acqua sul fuoco minimizzando l’accaduto giustificando la fuga come ha fatto per mesi con quelle di Morrison. La flebile spiegazione però, non ha convinto l’ambiente laziale ed è oramai certo che la relazione tra il senegalese ed i colori biancocelesti è arrivata all’epilogo. Il club capitolino ha provato ad andargli incontro ritoccandone l’ingaggio, ma da parte del giocattore è rimasta la voglia di andare via. Mercato aperto a gennaio, Lotito però non è disposto a trattare e non scenderà sotto il tetto dei 25 mln.

La fuga durante il discorso del patron laziale ha infastidito un pò tutti ed Oddi ha espresso la sua senza tanti complimenti scagliandosi pesantemente contro il giocatore: ” Quello che ha fatto Keita è una vergogna!Quando parla un presidente tu aspetti e ascolti, non ti alzi e te ne vai. Qui si sta sorpassando il limite: è una cosa bruttissima. Se dovessi dire veramente quel che penso suprerei un limite, sono molto deluso. Se fossi Inzaghi non giocaherebbe mai più, per come la vedo io non voglio saper più niente riguardo questo calciatore. E’ stato coccolato e cresciuto dalla Lazio, dove stava prima l’hanno cacciato via. keita è un giocatore insostituibile, ma questo comportamento va punito: io non lo farei più giocare. Serve rispetto, sia quando sei piccolo che quando sei grande”

Ora, contro Lotito se ne possono dire di ogni, ma ricordiamo che Keita è stipendiato da quel presidente e che la Lazio davvero lo ha coccolato. Passato un limite? Sì, quello dell’educazione!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *