Domenica un osservatore dei blues si è recato all’Olimpico per monitorare alcuni giocatori e sul suo taccuino sono finiti dei nomi: Conti e Petagna dell’Atalanta, De Vrij, già noto pensiero del Chelsea e Felipe Anderson.
Non mi stupisce il fatto che Pipe “nuestra joya” sia osservato un pò da tutti, anzi, mi sorprenderei del contrario, ma se devo dire la mia, sono anche un pochino preoccupata. Fare cassa ad ogni costo va anche bene, l’unico problema è che i soldi non vengono mai investiti per giocatori di eguale valore.
Parliamo di Felipe: la società valuterebbe il calciatore sul mercato intorno ai 50 mln, ma quanto costerebbe uno come lui? Partendo dal fatto che gli ingaggi sono molto più generosi degli stipendi pagati a Formello in giro, non sarebbe solo il cartellino a far paura, ma la richiesta economica di un giocatore che possiede le stesse caratteristiche del nostro Felipetto.
In casa Lazio oramai esiste la triste moda di vendere giocatori nel pieno della crescita, pochi sono stati coccolati dalla società e rimasti nel massimo dello splendore e credo sia arrivato il momento di invertire questa tendenza. Anderson è giovane, potrebbe fare mille volte di più arrivando ad affermarsi per quello che meriterebbe davvero: diventare uno dei più forti al mondo.
Lasciando da parte il debole che ho per il nostro numero 10, mai numero è stato così azzeccato sulla maglia di qualcuno, privarsi di un attaccante, tornante che dir si voglia, capace di adattarsi anche ad un ruolo più arretrato ovviamente nel tempo, sarebbe davvero una perdita incolmabile, un tesoro in mano della Lazio venduto al migliore offerente. Parlo in chiave assolutamente ipotetica, almeno spero, ma pensate alla cessione ulteriore di Keita, chi facciamo giocare Luis Alberto?
Giovani scommesse, ma a che punto vincenti come Felipe Anderson? Ma più che altro, dove si trovano i Felipe Anderson? Qualcuno lo dica a Tare e Lotito e basta con i Kishna di turno. Con tutto il rispetto possibile per chi veste comunque la nostra maglia, dico solo che vendere va bene, ma assolutamente giù le mani da Pipe!