E se da una parte c’è una vittoria, dall’altra vi è una  sconfitta che esula dal campo, ma pesa su questo girone di ritorno. Mercato? Quale? Parlando di mercato, potrei scrivere solamente “……….” e lasciare il resto in bianco.

 Paloschi, Cafu, Caio, Castro e chi più ne ha più ne metta, ma si è visto arrivare qualcuno a Formello? C’era una volta qualcosa chiamato “calciomercato di gennaio”, tante squadre si rinforzavano per provare lo sprint finale nell’ultima parte più scottante del campionato, tra tutte queste, ve ne era una che stava alla finestra, ma faceva sempre scena muta: la Lazio. Tutti aspettavano il colpo finale, ma questo non arrivava mai. 

Come ogni anno accade, i movimenti sono stati solo in uscita: Kishna, Morrison, Minala, Vinicius, Leitner, Pcre, Cataldi e dopo aver dato fondo al magazzino di Formello, nulla più. State a  vedere che il colpo di mercato e l’acquisto di gennaio è il rinnovo di Biglia! Ora, io non voglio essere troppo negativa soprattutto dopo la grande vittoria di ieri, ma continuo a pensare che oltre i titolari, in panchina si estende un vuoto incolmabile. Allora mi vengono in mente i nomi: Immobile, sostituzione? Djordjevic e non aggiungo altro, oppure Rossi, troppo acerbo. Biglia, sostituto? Bhè, non saprei proprio perchè in pratica centrocampisti non li abbiamo più tranne Murgia che deve crescere ancora. Keita? Lombardi, per carità tanto carattere, ma farsi le ossa con la Lazio non è una cosa che fai dall’oggi al domani,o Lulic che in quel ruolo forse può tirare la carretta, ma certo non come Keita. Poi abbiamo Luis Alberto e su di lui la sentenza ai posteri.

E poi c’è Inzaghi, a cui è stato chiesto un lavorone immenso: raggiungere l’Europa e perchè no, la Champions. Però credo che un allenatore debba essere messo in condizioni di fare il suo lavoro e non importa se questo si chiama Inzaghi o Mourinho, se non hai gli strumenti adatti come fai ad oliare la macchina!

Ogni sessione di mercato, caro Lotito, è una tua sconfitta, ogni sconfitta della Lazio stessa è una tua sconfitta. Detto ciò finisco la mia analisi di un mercato inesitente ove anche dopo il Chievo nessuno si è preoccupato o degnato di capire che realmente mancava un centravanti in grado di fare le veci di Immobile. Dove si è arrivati addirittura a pensare a Milinkovic come punta perchè il mister doveva tirar fuori il coniglio dal cilindro. Caro Lotito, tu sarai anche stufo dei vecchi ritornelli, ma noi siamo stufi della vecchia musica, perchè qui l’unica cosa da fare sempre è tirare la carretta!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *