Una partita a due facce quella della Lazio che, a fine primo tempo, si ritrova con gli abbruzzesi in parità. Una difesa che era stata a dir poco inguardabile, rei tutti i suoi interpreti ed un attacco spercone che , seppur due volte in rete, aveva buttato svariate occasioni. E mentre il fegato dei tifosi biancocelesti cominciava a rodersi ed il nostro ex Oddo iniziava a sorridere, il secondo tempo cambia totalmente e la Lazio chiude in goleada con uno strepitoso 2-6. Sorridere, ma mai rilassarsi, teniamo conto che davanti avevamo il Pescara.

 MARCHETTI 6- Para un rigore a Caprari e tutti festeggiano come se avessero vinto la Champions, fa una papera sul goal di Benali e nulla può su Brugman lasciato libero di scorrzazzare da solo in area dai difensori per un attimo addormentati. Con un risultato così, di certo il portiere il suo piccolo lo ha fatto.

BASTA 6- Compitino svolto senza infamia e senza lode, si limita a contenere le rare incursioni abbruzzesi che di certo tra  le loro fila non hanno Higuain!

DE VRIJ 6- Gara relativamente tranquilla per l’olandese, defaillance anche sue nel primo tempo, ma con un risultato così certo non ci si può lamentare

HOEDT 6- Hoedt meriterebbe molto meno per il fallaccio in area con cui stende Zampano che sta diventando una pericolosa  e fastidiosa abitudine, basterebbe rivedere la gara di Coppa Italia contro l’Inter ove un’entrata killer rischiava di costare molto alla Lazio. A qualcuno piace, sencondo me è troppo grezzo e di certo non mi fa rimpiangere Mauricio.

LUKAKU 6- Sarà probabilmente titolare in uno dei due derby in Coppa Italia, non so voi, ma il pensiero non mi lascia tranquilla. Gioca tutta la partita, fa qualche giocatina discreta, ma ancora non lo vedo come titolare. 

PAROLO 9- Poker e va a segno con tre tiri di testa ed uno di piede. Giornata da ricordare per il mediano di Gallarate che non solo è tornato al gol, ma ci aveva preso anche gusto. Chi ha Parolo al fantacalcio ha fatto piatto ricco! 

BIGLIA 6,5- Su Biglia c’è un pochino da ragionare, come lui ha provato a far ragionare la Lazio nel momento di difficoltà in cui il Pescara aveva recuprato lo svantaggio. Non è stata una gara eccellente e molto al di sotto del livello a cui siamo abituati, ma con un risultato così certo non gli si può buttare la croce addosso. Determinante però è stato nel battere il calcio di punizione da cui è nato il 2-3 laziale.

MURGIA (DAL 79’ESIMO) 6- Certo il giovane Murgia non può essere chiamato a sostituire il Principito, ma riesce a farsi vedere anche se ha poco tempo.

MILINKOVIC 6,5- Non si fa notare come nelle scorse partite, ma si fa trovare sempre al posto giusto nel momento giusto quando arpionando un pallone laterale che colpirà la traversa, favorirà l’incursione di Parolo.

ANDERSON 10- Assist, sulla corsia fa venire il mal di testa agli abbruzzesi che non riescono a prenderlo, serpentine, costruzioni di gioco, suggerimenti ai compagni…. manca il goal? Pazienza! Felipe è un costruttore, il suo ruolo è quello, non è un centravanti e non è chiamato a farlo.

IMMOBILE 8- Primo tempo un pò fuori le luci della ribalta per il grande ex del Pescara. Nel secondo tempo però si sveglia e si veste da assist-man mandando il rete Keita e poi firma la sua rete personale. Esce tra gli applausi dei suoi vecchi tifosi e nuovi!

TOUNKARA (DALL’86’ESIMO)- Ma che sorpresa tra i convocati appare Tounkara! Ha giocato talmente poco che la sua presenza non è stata altro che un batter di ciglia!

KEITA 6,5- Tutti ad elogiare Keita e gli si perdona sempre tutto, più di quanto si faccia e si è fatto con Felipe, Biglia ai quali basta una partita no e tutti a scagliarsi contro. In una gara finita con un punteggio di 2-6, certo non si può cercare il pelo nell’uovo, ma parliamoci chiaro, oltre il goal, gentile concessione di Immobile, Balde non ha fatto nulla di eccellente. Oltre la litigata, oltre un rigore procurato agli abbruzzesi per pura ripicca, perchè credetemi il rigore c’era eccome, Keita sarà pure l’intoccabile, ma di certo non lo è per me. Queste intemperanze caratteriali possono diventare problematiche in campo e non sono da mandare in cavalleria. 

LULIC (DAL 66’ESIMO) 7- Da uno che è un polo negativo, andiamo a quello che la carica la dà sempre appena entra in campo: Lulic. Come Radu, Senad è rimasto in panchina ad inizio gara, ma l’entrata di  un senatore riesce a caricare la squadra e dopo i vizietti negativi di qualcuno, Lulic sta prendendo il vizietto dell’assit! 

INZAGHI 7- Festeggiare la vittoria alla grande, ma anche lavorare sulla mentalità dei suoi ragazzi. I momento buio che spesso

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