MILINKOVIC, IMMOBILE 10- Serata di festa, Inzaghi ha ricevuto il suo regalo di compleanno con un piccolo anticipo sulla mezzanotte ed in una sera ove l’Olimpico ha brillato coi colori biancocelesti, è bene dare il merito a chi ha reso ciò possibile: Milinkovic-Savic e Ciro Immobile. Fotocopia del derby dell’andata, sono loro a siglare la sconfitta giallorossa diventando la Waterloo dei nemici. La Roma ha vinto, ma a poco è servito piichè il risultato parla chiaro: 4 reti a 3 in 180 minuti. Quattro reti che sembrano un ritornello da cantare con le medesime strofe:Milinkovic,Immobile, Milinkovic Immobile. Grazie a loro la Lazio prende il pass per la finale resa ancora più dolce per esserci arrivata dopo aver sconfitto gli eterni rivali!

 STRAKOSHA 9- Ragazzino? Esordiente? Ma esordiente a chi? Thomas, incolpevole sulle tre reti giallorosse, ha dimostrato di essere un portiere di sostanza, di reggere bene la pressione del derby regalando i tifosi sugli presenti allo stadio, a quelli a casa,l’emozione di spengere le speranze giallorosse con qualche parata spettacolare. Thomas della divina provvidenza. 

BASTOS, WALLACE 6,5- Bastos viene impiegato con poca  continuità, ma lo stesso si fa trovare pronto e gioca di carriera. Wallace ha una falsa partenza e si perde Dzeko nelle prime battute del match,ma poi prende le chiavi e barrica la difesa

DE VRIJ 8- Monumentale gigante della retroguardia, partita perfetta, unica svirgolata che permette ad El Shaarawy di andare a rete e pareggiare sul calare del primo tempo, ma giustificata poichè l’olandese aveva accusato già qualche problema fisico che non gli ha permesso la giusta lucidità. Per questo a Stefan di certo non possiamo dire nulla, al meglio della forma la sua prova sarebbe stata magistrale.

HOEDT (DAL 1′ SECONDO TEMPO) 6,5-Sostituisce il connazionale e lo fa discretamente, prova di maturità.

BASTA 6,5- Macina chilometri sulla sua fascia, polmoni e fiato. Argina Emerson e quando la Roma spinge, si fa trovare pronto come difensore aggiunto.

BIGLIA 8- Eccezionale prova alla regia di  Biglia. Tesse la trama del gioco ed all’occasione fa anche il difensore. Salito in cattedra, ha diretto i suoi, ha fatto entire la presenza e la fascia sul braccio da vero capitano.  Anche lui come De Vrij purtroppo, è stato costretto ad uscire anzitempo per qualche problema fisico che, ahinoi, mette due giocatori fondalmentali per lo scacchiere di Inzaghi in serio dubbio per la sfida contro il Napoli di Sarri

MURGIA ( DAL 25′ SECONDO TEMPO) 6,5- Non è facile entrare e sostituire Biglia il capitano,  in un ruolo che richiede molta più esperienza di quella che può avere un esordiente.Diventa ancor più difficile quando la partita è un derby entrato nel vivo e che vale il pass per una finale. Murgia lo ha fatto e non ha avuto paura, o almeno non l’ha lasciata trapelare. Grande personalità per questo ragazzo che fa sperare in una crescita esponenziale.

LULIC 7- Modalità “derby attiva”, Senad Lulic il senatore in campo. Corre, combatte, forse non sarà mai troppo preciso, ma ce ne fossero con la stessa tigna e la stessa corsa da diciottenne! Alla fine le tossine sulle gambe si sono fatte sentire dopo un match indiavolato come il suo, i cambi erano oramai conclusi per la Lazio, ma Lulic ha continuato a giocare e non ha mollato mai!

LUKAKU 7- Jordan bella sorpresa, corre, ha voglia di fare, qualche volta magari si è perso un pò, ma lo stesso non ha demeritato su nulla!

ANDERSON 7,5- Devo ammetterlo, in alcuni momenti sembra quasi indolente, ma compensa assolutamente con una qualità tecnica superiore alla media. Felipe fa tutto, Felipetto lo trovi ovunque e gioca in ogni settore del campo!

KEITA (DAL 12′ SECONDO TEMPO) 6,5- Keita entra, fa quel che deve e questo basta a tenere gli avversari in apprensione continua

INZAGHI 9- Ecco il primo capolavoro di Simone Inzaghi: passare con la Roma stravolgendo tutti i pronostici in 180 minuti. Incita i suoi, non li abbandona mai, corre dietro ad Immobile quasi volesse entrare in campo ed esulta quasi come fosse un suo gol. Tanto cuore e tanta passione che ha saputo trasmettere ai suoi ragazzi, la sua impronta si vede,  è in campo. Alla sua prima stagione si gioca un trofeo!

 

.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *