La vita è fatta di cicli, se ne chiude uno e ne comincia un altro. Il momento è arrivato con tanto di ufficialità dopo la suspance di questi ultimi tempi: la cessione del Milan è cosa fatta, Berlusconi e Galliani dicono addio alla loro creatura rossonera.

 Questi due signori, simpatici o no, scelte politiche a parte, hanno comunque creato negli anni un simbolo conosciuto ovunque, hanno cambiato un pò la storia del calcio moderno, una squadra che ha dominato in Europa e questo non si dimentica nonostante le ultime stagioni deprimenti. 

Il Milan di Berlusconi verrà ricordato per i suoi uomini: da Sacchi, Ancelotti, Capello, Allegri. Per i vari Kakà, Baresi, Maldini, Van Basten, Weah, giocatori che ad oggi in giro se ne vedono pochi, soprattutto nel nostro campionato. Hanno dominato il calcio in lungo ed in largo, presente a parte, prima se affrontavi il Milan affrontavi davvero il Diavolo. 

Trentuno anni certo non si dimenticano e non li cancella un Aubemayang come colpaccio estivo. Noi tifosi di altre squadre siamo comunque cresciuti coi rossoneri di Berlusconi, li abbiamo invidiati, ci hanno fatto male, ci hanno scippato qualche scudetto, ma fanno sempre parte della storia del calcio italiano, la nostra storia. 

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