Ha sempre vestito il bianco ed il celeste, sia sulla maglia che sul completo da allenatore poco seduto in panchina e quasi in campo: Simone Inzaghi non ha mai nascosto il sogno di rimanere nella Lazio dopo questi 17 anni trascorsi nella capitale.

 Ha preso in mano il controllo di uno spogliatoio nel caos per la questione “prima donna Candreva”, poi per “le caprices de Keita”, dopo la contestazione Bielsa, insomma possiamo dire che il suo arrivo non è stato affatto accolto tra squilli di trombe in un ambiente pacifico. Il suo merito, come forse fu anche quello di Pioli, è stato di tenersi lontano dai proclama, testa bassa e lavorare, ricucendo i brandelli di una squadra allo sbando senza più identità, costruendosi una piccola oasi lontano dal caos. Ha saputo dare ai suoi giocatori il suo senso di appartenenza, la sua stessa identità.

Questo era il principio, ma dopo 35 giornate siede sul trono coi suoi ragazzi, acclamato da tutti ed è stato proprio grazie a lui il ritorno dei tifosi allo stadio, accorsi per vedere da vicino dove poteva portare questa love story. 

Tutti lo vogliono, tutti pazzi per Simoncino, ha attirato gli sguardi anche fuori dai confini italiani, ma lui ha scelto, ancora una volta, la sua Lazio. Secondo il Messaggero sarebbe stato raggiunto l’accordo per il rinnovo: contratto fino al 2019 con opzione per una ulteriore stagione, ingaggio che si aggira intorno ad 1 mln. La firma e l’ufficializzazione, sono attese nei prossimi giorni.

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