“La mela non cade mai lontana dall’albero”, recita un detto ed anche in questa occasione si è rivelato veritiero. Giovanni Simeone ha messo in luce il suo talento già nella  sua prima stagione in Serie A, “figlio d’arte” del tanto amato dai laziali Diego Pablo Simeone, era il sogno di Simone Inzaghi e tutti speravano in un vero e proprio “di padre in figlio”. 

 Il tecnico biancoceleste aveva iniziato un’ opera di convincimento telefonando anche a Simeone “senior” perchè convincesse il giovane a scegliere Formello come destinazione in estate, ma le speranze si fermano a Genova ed è stato proprio Giovanni a gelare la Lazio mettendo un freno ai rumors. 

Dodici goal in stagione, 21 anni, il Cholito dopo un inizio scoppiettante si era un pò spento,ma lo stesso aveva attirato l’interesse di vari club, Lotito in primis e forte su di lui sembrava anche il Milan. L’attaccante argentino però, ha detto “no” a tutte le sue corteggiatrici dichiarando, a fine evento nel museo del club, di voler restare al Genoa almeno per un altro anno:

«Il goal salvezza al Torino è stato fin qui uno dei momenti più belli della mia carriera. Sapevamo quanto questa partita fosse importante e allo Stadio c’era un’atmosfera unica. Siamo contenti di esserci salvati e di aver fatto gioire i tifosi». Sulla stagione personale: «Non credevo di giocare così tanto e neanche di segnare 12 goal. quando mi ha chiamato il Genoa l’estate scorsa sono impazzito di gioia. Sognavo un giorno di poter giocare in Europa. Futuro? Mi piacerebbe rimanere qui al Genoa anche l’anno prossimo. In questo club sto benissimo. Io per il Grifone come il Pipita per la Juventus? Mi piace moltissimo questo paragone».

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