E’ arrivato il bomber che sognavamo da tempo, mai così, mai neanche al Torino: 23 reti centrate e per Ciro è record personale.
Con la maglia granata timbrò il cartellino 22 volte, ma con la maglia dell’Aquila non solo Immobile ha ricomiciato a volare, ma ha superato la vetta raggiunta qualche anno prima. Tanto cuore, tanto attaccamento ai nostri colori seppur una sola stagione in biancoceleste. E’ statto lui ha ereditare un posto difficile da eguagliare, quello di Miro Klose, sia sul campo che nel cuore dei tifosi, commossi dopo quel “Danke Miro” ed impauriti per un dopo-panzer che sembrava assai difficile.
L’arrivo del centravanti partenopeo spaccò l’ambiente laziale a metà: da una parte i soliti scettici pronti a dire che i suoi tempi belli appartenevano solo al passato, dall’altra quelli che lo accolsero con un sospiro di sollievo per aver visto finalemte sbarcare a Formello un attaccante di tutto rispetto.
La Lazio ha puntato tutto su di lui mettendolo al centro del mercato e del progetto Inzaghi, la sua risposta non si è fatta attendere ed ora si è guadagnato un posto nell’Olimpo dei marcatori biancocelesti. Due reti pesantissime soprattutto, quelle che hanno messo fine alle ambizioni giallorosse nei derby di Coppa Italia. Ciro, Ciro ed ancora Ciro, 23 volte Ciro! I numeri non sono mai stati il suo primo pensiero, ma sempre e solo il bene della squadra, lo si evince anche dal fatto che spesso si è negato sul dischetto quasi fregandosene della classifica e di Dzeko che primeggiava. Qualcuno avrà anche pensato “Ma perchè non tira lui??”, perchè ha sempre pensato alla squadra come un’unità e non al singolo!
La Lazio ha fatto del reparto offensivo il suo gioiello, il duo Immobile e Keita infatti, è stato letale ben 39 volte, una volta in più della coppia Casiraghi-Signori che incantava l’Olimpico nel lontano 1996.
Laziale di adozione e per vocazione, a Ciro Immobile, bomber che noi tutti sognavamo, instancabile, inesauribile, vanno tutti i nostri ringraziamenti e che questo sia solo l’inizio!