Ci siamo finalmente tolti dalle scatole questo assillante calciomercato, sicuramente uno dei più impegnativi della storia biancoceleste, pieno di insidie di spine, di spie, di certificati medici, di contenti, scontenti, buoni, cattivi, procuratori presi a modello, e favoreggiatori di procuratori.
Insomma una vera e propria strada piena di carboni ardenti, che solo persone esperte e capaci potevano praticare, e tra le altre cose hanno dimostrato di fare, lasciando con un palmo di naso tutti fiscalisti, agenti di borsa, direttori sportivi, presidenti virtuali, figli dell’improvvisazione.
Ma divertiamoci a vedere come cambia la rosa biancoceleste, tra partenze , ed arrivi, in questo calciomercato che segna il passo, ed aumenta il valore della squadra.
Keita, parto dall’ultimo ceduto, ma è stato il primo che ha portato più rogne di tutti, con i suoi atteggiamenti da bambino viziato, ma ormai non c’e’ più, ed è stavo venduto a 10 mesi dalla scadenza del contratto ad un prezzo giusto, quello chiesto dal presidente.
Biglia, aveva ritenuto che il suo percorso nella Lazio fosse finito, e chi ti tiene caro cristallino, via al Milan, almeno qualche stipendio da infortunato de lo andrai a prendere anche li, per carità grande giocatore, ma tanto fragile.
Hoedt , abbindolato da offerte inglesi, che gli hanno elevato il suo ingaggio a livelli enormi, il Southempton ha saputo trattare ed offrire il prezzo giusto alla Lazio, che perde un giocatore di assoluto livello, forse l’unica cessione dolorosa.
Queste le tre cessioni, quindi parliamo di due titolari, ed un primo cambio che è Hoedt, ma ad aggiungersi a questi ci sono anche operazioni di minore importanza ma molto intelligenti come le cessioni di Morrison e Kishna con ingaggi da nababbi, Germoni, Lombrardi, Rossi, che sono promesse e come tali vanno coltivate e mandate a farsi le ossa in altri club, e Cataldi via a titolo definitivo perché ormai fuori dai piani tecnici.
A questo punto gli arrivi sono i seguenti, Di Gennaro occasione usato sicuro, Caicedo attaccante fisico ecuadoregno , Marusic esterno di fascia destra,Prse che rientra in extremis dal prestito al Brescia per fare rosa sulla corsia sinistra, Bruno Jordao, Pedro Neto.
Dunque parliamo di profili che vanno ad infoltire una rosa già di valore alto, e non certo di titolari, perché in ogni modo, nell’organico biancoceleste c’e’ gente come De Vrij, Wallace, Bastos, Lukaku, Parolo, Basta, insomma veterani di altissimo livello, non dimenticando valori assoluti come Immobile, Felipe , un Luis Alberto che lo scorso anno non era a questi standard, ed il Più forte giocatore della serie A assieme a Dybala , Milinkovic.
Ma in ogni modo, un profilo come Marusic lo trovo molto interessante, il ragazzo ha della materia prima invitante per essere modellato e modificato, potrebbe essere un esterno con i fiocchi, ed un titolare del futuro, Caicedo ha dimostrato doti da combattente, è presto, ma il giocatore è pronto a darci una grande mano.
Per quanto riguarda Di Gennaro, ha dalla sua una grande esperienza e duttilità, ha ricoperto più ruoli ma quello che predilige è quello da trequartista, mezz’ala , insomma un profilo che in assenza di Sergej e Luis Alberto potrebbe tamponare qualche falla, e perché no qualche partita in coppa Italia potrebbe giocarsela.
I ragazzini sono di prospettiva, Bruno Jordao regista dal piede magico, classe 1988 ancora diciottenne, e Pedro Neto, stiamo parlando di un 2000, è un ala destra dalla velocità esaltante, con doti di altissima qualità tecnica, questi sono i baby d’oro su cui la Lazio ha deciso di investire per ritrovarsi i Milinkovic del Futuro.
Ma veniamo ai giocatori che fanno fare un salto di valore assoluto, non solo nel mercato delle aquile, ma nella qualità della rosa.
Entrano assieme, per la prima volta nella gestione Lotito, non due promesse del calcio, come i sopracitati Neto e Jordao, o come in passato furono i vari, Felipe Anderson,Kolarov, Hoedt, e molti altri ce ne sono stati in passato, ma entrano due stelle di prima grandezza, due giocatori di livello mondiale.
Lucas L. non sostituisce nessuno, Lucas Leiva non è altro che il grandissimo campione che è con le sue caratteristiche, lui non rimpiazza, lui trascina, lui comanda il centrocampo con il suo carisma con la sua garra, con le sue doti da frangiflutti, è un vero guerriero che per 10 anni è stato nel Liverpool ed ora ce lo godiamo noi, è venuto a rinforzare il nostro centrocampo.
Ed in fine in ordine cronologico arriva lui, Luis Carlo Almeida da Cunha, detto Nani, giocatore di indiscutibile palmares, giocatore di primissima grandezza, un calciatore che ha calcato palcoscenici di valore intercontinentale, io lo metto quasi alla pari per importanza, per valenza tecnica, per la sua storia, all’arrivo di Klose, ma qui dobbiamo aggiungere che la Lazio non ha preso il fenomeno a parametro zero, ha investito anche del danaro.
Discutere due calcia