Chissà quanto si saranno divertiti anche i tifosi bianconeri insieme a quelli biancocelesti, sì perché in campo non c’era solo l’ex della Lazio, ma il grande colpo di mercato rossonero: Bonucci.
Biglia insegna che quando cambi maglia le tue gesta verranno seguite lo stesso, ma con uno spirito decisamente diverso. Il Milan ha subito un’umiliazione da cui non sarà così facile rialzarsi e come se questo non bastasse, a rasentare il ridicolo la “rosicata”.
Fine partita ed ecco le telecamere posarsi su Immobile e Bonucci presi in una discussione, la faccia dell’ex Juventus è l’emblema vivente della disfatta milanista, mentre l’attaccante biancoceleste è il simbolo opposto di ridondante vittoria.
In neo capitano rossonero, sì perché la fascia Leo l’ha voluta per contratto, ha criticato Ciruzzo per un pallonetto dai 40 metri : “Non si fa così”, pallonetto indigesto a Donnarumma che, dopo averne presi 4 forse avrebbe dovuto irritarsi un po’ prima, magari al secondo gol.
Bonucci non è stato un signore e questo gesto non ha fatto che evidenziare l’umiliazione e la frustrazione: ma quando venivi ad asfaltarci con la Juve qualcuno ti ha detto di non provare più a tirare???
La fascia da capitano forse l’ha chiesta troppo presto ed immeritatamente è stato accontentato. Non è un caso che tra la sponda rossonera il più criticato dai tifosi sia stato proprio lui. L’acquisto più costoso, giunto sotto la Bella Madonnina con un certificato da leader ed un ingaggio a peso d’oro.
Attenzione, nessuno sta mettendo in dubbio la validità di Bonucci come giocatore, ma ciò dimostra quanto sia difficile diventare uomo spogliatoio in un’altra squadra in pieno rodaggio dopo essere stato anni in una macchina ben oliata come la Juventus e come spesso si scelga l’espediente sbagliato per elevarsi allo status di “capitano”.