Ancora Claudione in una breve intervista rilasciata al Corriere della Sera. Si parla l’ennesima volta della gestione biancoceleste e degli acquisti, rinnovando la fiducia in Simone Inzaghi. Lotito si racconta, cosa che non pare disturbarlo tanto…
«Da quando sono presidente della Lazio non percepisco emolumenti e il mio rimborso spese è di 0 euro. Esistono i manager e i mangianers che pensano solo al proprio lucro personale. Lotito dà fastidio perché è autonomo e indipendente. Noi come Fantomas dobbiamo fare: stare nascosti e apparire al momento opportuno».
Esordisce così per poi passare ad Inzaghi per il quale non si è risparmiato tessendone le lodi.
«Simone ha qualità e quando ho puntato su di lui sapevo che sarebbe stato in grado di ottenere risultati. Tempo fa venne da me e si lamentò perché la Gazzetta non ci aveva messo fra le prime dieci. Sa cosa gli risposi? Devi essere contento perché ci sottovalutano. Non si vincono gli scudetti stando sui giornali».
Acquisti ed occhio lungo, il patron capitolino torna ancora una volta su Alberto, Immobile e l’intuizione per Milinkovic-Savic
«Luis Alberto non lo conosceva nessuno ed è stato una sorpresa. Immobile l’ho riscattato quando in pochi credevano in lui. Senza parlare di Milinkovic-Savic che ha solo 22 anni e diventerà un fenomeno».
Non poteva mancare poi una parentesi sulla questione che ha tenuto banco tutta l’estate: Keita
«Io scelgo il tecnico ma poi lascio assoluta libertà d’azione. Tutti pensano che ci sia il mio zampino dietro l’esclusione dai convocati di Keita nella finale di Supercoppa contro la Juventus. Invece Simone mi chiamò quando ero in vacanza in montagna e mi disse di volerlo lasciar fuori dalla lista perché nei suoi occhi non vedeva furia agonistica. “Decidi tu”, gli dissi. Qui c’è una catena di comando cortissima: il sottoscritto, Tare e l’allenatore».