Capigliatura bionda come Dusan Basta e proprio quando Dusy non c’è Patric balla! Quando ce lo dimentichiamo ecco che mister Inzaghi lo lancia nell’arena e lui la partitella a casa la porta sempre.
Gara più che onesta, discreta la prestazione del biondo spagnolo che, secondo me, meriterebbe molto più minutaggio invece che essere lasciato in panchina nel beidge schiarito senza partecipare alla festa biancoceleste.
Proprio il tecnico piacentino ne ha esaltato la qualità dopo la partita al Bentegodi chiarendo che, nonostante le richieste avventate da parte del ragazzo e il disappunto di Lotito, era stato proprio lui a chiedere di trattenerlo.
E si sa, necessità fa virtù! Patric era l’unico capace di giocare sul centro- destra così servite le carte in tavola, è stato chiamato il suo numero. Sul campo veronese non ha deluso, si è proposto qualche volta offensivo come fa spesso un buon terzino, ma la sua nuova posizione non l’aveva mai abbandonata.
Zulte e Sassuolo saranno ancora le gare di Gabarron, la nuova difesa certo non lo aiuta perché vicino a Luiz Felipe non è certo come giocare assistito dal ben più esperto De Vrij, ma una pezza sulle assenze ce l’hanno messa insieme.
Strano il percorso di Patric che con Pioli era quasi inesistente ed ora invece giocatore del trio in difesa. Non più solamente l’alternativa a Dusan Basta!
Patric tra luci ed ombre, etichettato dapprima come “bufala”, poi riscoperto e dimenticato di nuovo. Ora è il suo turno, Inzaghi ha trovato in lui non solo un terzino, ma all’occorrenza anche un centrale. Gli infortuni sono sempre cose negative da affrontare, ma non tutti, o forse, vengono per nuocere e ti fanno ritrovare in panchina un vecchio acquisto da spolverare e tirare a nuovo! Basta guardare anche lo strano caso di Luis Alberto!