Iniziamo col dire che è una squadra “giovane” e non inteso nel senso di target d’età dei suoi giocatori, ma perché a differenza della Lazio non ha una storia centenaria. Andiamo a conoscere lo Zulte Waregem.

 Terza volta in assoluto nella fase a gironi di Europa League, la compagine belga si è accaparrata un biglietto sul treno europeo alzando alta la Coppa di Belgio. Una curiosità? Ha vinto il trofeo chiudendo per 7 a 5 ai calci di rigore contro l’Oostende, ex squadra di Marusic domani in campo. La Supercoppa belga invece l’ha mancata per un soffio cedendo con l’Anderlecht perdendo di una sola lunghezza (2-1).

Non si è però persa di spirito ed il suo campionato pare averlo iniziato bene: ha vinto 3 gare su 4. 

LA SUA STORIA- Iniziamo dal principio: Regenboogstadiom, solo per averlo trascritto meriterei un premio, è il palcoscenico delle sfide casalinghe dello Zulte Waregem. Stadio che deve ancora crescere in quanto non conta nemmeno 7 mila posti a sedere.

Come dicevo prima, la sua storia racconta poco visto che la società non vanta il blasone centenario, ma bensì è una “giovincella” nata appena 16 anni fa. Anche qui si parla di una fusione: Zulte Sportief e KSV Waregem hanno unito le forze ed i nomi dando vita all’adesso conosciuto Zulte Waregem. 

Protagonisti di una rapida “scalata sociale” nel calcio che conta, di questo bisogna riconoscere merito, hanno vinto la Coppa di Belgio nella prima stagione di militanza nella massima serie.

In Europa è una debuttante a metà, infatti nel 2006 approdò ai sedicesimi di finale della Coppa UEFA. In Champions anche ha fatto la sua apparizione nel 2013 quando fu eliminata dal PSV nel terzo turno preliminare.

GIOCATORI- Ex del Brescia, Spezia e Cesena, tra i pali troviamo Leali. Si è messo sotto i riflettori De Pauw ed il giovanissimo centravanti diciannovenne Leya. La star però della squadra è senz’altro Kaya, il loro numero 10.

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