Chiudere in bellezza una settimana da grandissima squadra europea, era quello che voleva Mister Inzaghi ed è quello che i ragazzi hanno fatto si che succedesse, dunque dalla vittoria di Torino contro la Juventus, alla vittoria contro il Cagliari in casa distrutto per 3-0, c’e’ la parentesi di Nizza dove la squadra di casa ha più o meno fatto la fine del “sorcio”, perdendo prendendo 3 reti dopo essere passata in vantaggio.

Svegliarsi o continuare a sognare? Ma poi sognare cosa? Ed in fine avremmo le potenzialità per seguire i nostri sogni?
Io non mi sveglio nemmeno se mi mettete in un orecchio una grancassa e cominciate a suonare forte, voglio le mie illusioni, ci sono affezionato, e forse me ne comincio anche a convincere oltre che illudere, che la lotta al primo posto di questo campionato si può fare.
Quindi diciamocelo tra di noi, tanto la stampa è distratta dalla gomitata di Bonucci, dal gol di Kolarov, o dalla goleada della Juve, senza contare il pareggio più scontato della serie A quello tra Napoli ed Inter, roba che un extra terrestre alla prima volta sulla terra avrebbe giocato il risultato esatto 0-0, questa Lazio è da scudetto.
Io ora voglio analizzare, secondo il mio pensiero il perche si, ed essendo intellettualmente corretto il perché no, dovremmo credere in questo che di certo non sarebbe un miracolo, ma una bella impresa si.
Perche si?
• La Lazio ha una società forte, solida, in ascesa, il presidente Lotito ha blindato i suoi giocatori principi, correggendo qualche errore che in precedenza era stato commesso alzando di molto il tetto ingaggi.
• La rosa della Lazio ha nei suoi 11 titolari l’elitè del calcio italiano, ed in alcuni calciatori veri e propri principi del calcio europeo, intendo gente come Leiva; de Vrij, Milinkovic, Immobile (capocannoniere), la spina dorsale della squadra, quella che quando ha un valore così alto sei obbligato a giocarti grandi traguardi, ed in più ci metto un grandissimo Luis Alberto, ed un Felipe Anderson che presto tornerà quello di sempre, pochi come lui in Italia hanno le sue doti.
• La Lazio ha un allenatore di primissimo livello, capace di infondere la Lazialità, ma soprattutto il Lazialismo a tutti i componenti del suo splendido e competente staff,capitanato dal suo vice Massimiliano Farris,con i collaboratori Cecchi, e Cerasaro, l’analista Enrico Allavena, il sempre verde Grigioni e Zappalà, allenatori dei portieri, il preparatore atletico Ripert, con i collaboratori Bianchini e Fonte.
• La Lazio ha un super valore aggiunto dentro lo spogliatoio, troppo poco pubblicizzato, ma a volte è meglio così, anche perché il personaggio non è dei più coinvolti dalla movida e dal chiacchiericcio romano, il personaggio in causa è Peruzzi, altro erede di una Lazialità vincente ex compagno di squadra di Inzaghi, intuizione colossale quella di portarlo nella Lazio a fare spogliatoio.
• I giocatori della Lazio hanno creato una famiglia, tutti per uno uno per tutti, uno splendido esempio del gioco del calcio, gioco di squadra, dove il noi va posto davanti a tutto, i ragazzi seguono il mister, e rispondono con prestazioni sontuose nelle partite ufficiali.
• Il portiere, la Lazio nella sua storia ha sempre avuto portieri di grande calibro, ed ora ha Strakosha, nonostante sia ancora giovanissimo riesce a diffondere una profonda sicurezza al reparto difensivo, parte attiva dell’impostazione della manovra, il che denota una capacita ottima nel trattare la palla con i piedi. Importante nelle grandi vittorie, o cavalcate, avere un portiere di livello grandissimo.
• La rosa, pensavo che in un momento dove abbiamo avuto fuori tutto un reparto, quello di difesa, abbiamo comunque reso al massimo inanellando 6 vittorie consecutive tra campionato e coppa Uefa, abbiamo giocatori come Nani, lo stesso Felipe Anderson, Wallace, Basta ancora indisponibili, insomma qualità eccelsa pronta a subentrare lasciando inalterato il valore assoluto della squadra.
• I tifosi, non nel numero, ma nell’amore che stanno mettendo dietro questa Lazio, il riavvicinamento avvenuto lo scorso anno da parte della tifoseria più accesa è combaciato con l’ascesa di questa squadra fino alla conquista della supercoppa Italiana il 13 agosto scorso contro la Juventus, il numero non mi interessa, mi interessa che siano vicini e compatti, cosi come stiamo
facendo tutti noi innamorati della Lazio.

Perché no?

• La rosa seppur sia competitiva ai massimi livelli, ha due defezioni, una nel sostituto di Leiva, difficile da rimpiazzare come valore assoluto in tutte le squadre, ed un rimpiazzo nel ruolo di centrale di sinistra, ovvero quello di Radu, dove Inzaghi sta provando delle alternative come visto anche domenica sera contro il Cagliari.
• La Juve è ancora di gran lunga la squadra più forte del torneo , con calciatori di primissimo piano nel complesso dell’intera rosa.
• Il Napoli è squadra agguerrita, ed attrezzata, che comu

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