Non possono pagare tutti indiscriminatamente per un gesto stupido opera di una piccolissima ed irrisoria parte di tifoseria, soprattutto la società che più volte ha mostrato sensibilità verso il tema del razzismo.

Sensibilizzazione nelle scuole da anni, iniziative benefiche, sotto processo è finito anche l’operato del club capitolino e la gestione Lotito.

Il patron biancoceleste però si difende adottando la linea della non “generalizzazione” e del non cancellare tutto il buono che è stato fatto negli anni. 

Lotito è intervenuto nella trasmissione “Circo Massimo” di Radio Capital portando avanti proprio questa linea:

«Io non mi aspetto nessuna sanzione perché la società non ha fatto nulla, anzi, la Lazio è la prima società in Italia che ha messo in campo una serie di azioni volte a difendere certi valori – sbotta Lotito – Dobbiamo distinguere i tifosi delinquenti da quelli autentici. Chiunque è tifoso, è appassionato, ma la passione deve essere espressa nel rispetto delle regole. Bisogna reprimere in maniera forte, con sanzioni pesantissime, le persone che commettono certe azioni e prevenire. La Lazio da 13 anni va nelle scuole per educare al rispetto delle regole»

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