De Vrij è in rotta con Formello, o almeno lo è con i tifosi stanchi di vedere perpetrata la continua presa in giro da parte di Stefan.
Firma o non firma? Secondo me non firma. Si sa che il parametro zero ed il relativo costo basso, attira più pretendenti e la volontà dell’olandese più volte è apparsa in favore della Juventus. Anche l’estero però non lo sdegna.
Fatto sta che dopo aver contestato Keita e Biglia, i laziali devono fare un passo indietro ammettendo che il trattamento riservato ai due, è stato notevolmente ingiusto rispetto a quello riservato a De Vrij.
Il senegalese era capriccioso, l’argentino freddo, ma almeno la volontà di andarsene l’avevano manifestata chiaramente, mentre Stefan si è sempre negato quando è stato chiamato a sbilanciarsi e dietro sorrisi bonari, ci sta preparando comunque il “biscotto”.
Un senegalese, un argentino ed un olandese, sembra l’inizio di una barzelletta e forse lo è stato davvero.
La Lazio però continua e non indietreggia nemmeno di un passo. Lotito non digerirebbe la partenza del difensore Orange senza un tornaconto. Vogliamo dargli torto? Forse una delle pochissime volte che in tutta la sua gestione, ha ragione al cento per cento!
Il club capitolino sta sferrando gli ultimi attacchi e come riportato da La Repubblica, un incontro tra i biancocelesti e l’entourage del giocatore è andato in scena dopo la gara contro lo Zulte.
Si mormora tra i corridoi che qualche passetto avanti sia stato fatto soprattutto per quanto riguarda la distanza sulla clausola rescissoria da concordare.
Intanto a Stefan è stato concesso il “momento riflessivo” da lui richiesto… Ma, secondo me, resta una presa in giro. Il contratto scadrà l’1 gennaio e De Vrij non ha il coraggio di dichiarare apertamente la propria volontà. Scusate, ma quale riflessioni??? O te ne vai o firmi ! Non tralasciando che ha avuto un anno per riflettere!
Ingrato: la Lazio non lo aveva abbandonato nemmeno quando era stato fermo un anno per il gravissimo infortunio. Lo aveva coccolato proponendogli già allora di rinnovare e senza garanzie di riaverlo nella stessa condizione di prima.
Ingrato: verso i tifosi che mai gli hanno fatto mancare il loro supporto.
I giocatori non ci appartengono, i simboli, bandiere come Chinaglia, Del Piero, Buffon e tantissimi altri, fanno parte di un calcio romantico che, ahinoi, sembra destinato a concludersi con i pochi rimasti attaccati alla maglia.
Questo è il pallone fatto dai contratti e dai procuratori, dai club in “ostaggio”, dalle paraculate dei parametri zero per aver possibilità magari di fare il panchinaro in una top squadra.
Vai caro De Vrij, ma ricorda; nessun posto è come la Lazio!