E se la Roma gioca non solo con i piedi ma anche con il “palmo”, i laziali lo segnalano… L’arbitro forse un po’ meno. “Fazio ci mette la manata e anche Manolas”. Fatto sta che il protagonista è sempre lui, o lei come meglio preferite, IL/LA VAR.
Eh sì perché questo nuovo mezzo tecnologico ha scatenato anche polemiche sull’identità sessuale: e chi lo vuole cotto e chi lo vuole crudo, ma l’ occhio nato come “super partes”, molte volte non lo è stato. O meglio, c’è da fare una precisazione doverosa ricordando che a decidere è sempre la volontà umana di chi lo interpella.
Torniamo però un attimo alla bufera tutta social scatenatasi con la rete giallorossa convalidata al 94’minuto dal VAR.
Galeotto fu il gol e proprio all’ultimo la Roma porta a casa i tre punti dopo una gara che avrebbe meritato l’assoluta parità contro il Cagliari.
“La Roma gioca a pallamano “
E lo stesso filone hanno seguito i migliaia di post apparsi su Facebook che condannano ancora una volta l’operato del VAR, più precisamente di chi ne interpreta il filmato.
La classe arbitrale aveva magari tirato un sospiro di sollievo pensando “Tanto se la prendono col VAR” e invece no cari miei direttori di gara…….
Che la tecnologia vi assista, ma voi fate sempre un po’ come vi pare!
E’ la contestazione mossa via Twitter, una settimana fa in Lazio-Torino non fu vista nemmeno la manata di Falque… Ma i romanisti prontamente hanno pubblicato la foto di Fazio che stoppa la sfera con il petto, Manolas distante quasi un metro.
Punti di vista è proprio il caso di dire, ma la risposta al “pallamano” è stata: “Ormai è chiaro il Cagliari dá fastidio “.
Derby social, le stilettate stracittadine continuano pero a ritmi indiavolati.
E che paio di VAR! Fatto sta che da quando è arrivato l’occhio tecnologico quasi non si parla più di belle giocate o di grandi partite, ma è solamente un processo infinito alla novità introdotta quest’anno nel nostro campionato.
Avrebbe dovuto togliere il “ragionevole dubbio “, invece alimenta le polemiche e getta ancor di più un’ombra malevola sull’intera classe arbitrale.
VAR della discordia, forse l’esperimento non è riuscito!