La Lazio dà fastidio, questo oramai lo abbiamo capito e quasi abbiamo cominciato a fregarcene, ma quando si colpisce ai tifosi ed al mister, veniamo colpiti al cuore.

I biancocelesti ancora sotto i riflettori e come il solito da parte dei “forcaioli” nominati da Diaconale e scribacchini, tramite la solita polemica sterile ed insensata, atta solamente a danneggiare una squadra che lo è già stata abbastanza.

Stavolta Inzaghi è nell’occhio del ciclone. Web, social e testate online, hanno perpetrato la campagna diffamatoria, ignorando i continui piagnistei di tutte le altre società calcistiche. Mister Mone, non ha mai chiesto favori a nessuno, solo il rinnovo di De Vrij al giocatore stesso. Eppure in molti si sono divertiti in questi giorni ad affiancare il suo nome a parole volutamente travisate.

Il tecnico piacentino è laziale, lo ha ammesso e mai lo ha rinnegato. Da laziale si è sentito defraudato a causa dei continui “magheggi arbitrali”. Con il Torino e la Fiorentina, potrebbe sembrare cosa da poco, invece non lo è. Da laziale vero, Simone non si dà pace.

Furente sul prato di San Siro, lo sfogo pero’ non era per il rigore non concesso contro l’Inter, bensì per tutto ciò che è successo prima.

Il VAR ha scatenato polemiche, scatenate soprattutto da parte di quelli che si sono visti negare i “favorucci” che sempre li avevano aiutati e per questo hanno colpito la Lazio al cuore: Simone Inzaghi. Senza però ricordare che proprio il tecnico piacentino aveva sbandierato ai quattro venti che gli arbitri italiani fossero i migliori al mondo, cosa che adesso andrebbe rettificata.

La sera dello scempio contro il Toro, il mister biancoceleste aveva solamente chiesto ciò che tutti pensiamo: che il VAR venga interpellato, ma non interpretato. E la differenza c’è eccome. Esiste un filmato, sopra ogni ragionevole dubbio, venga preso in esame senza chiavi di lettura personali.

I 5 PUNTI DI INZAGHI

Nessuno ha mai elemosinato favori speciali, la Lazio non ne ha mai avuti, anzi, potremmo scrivere un almanacco solamente sulle scorrettezze e gli episodi dubbi. 

5 punti persi, più altri 2 non chiari, Inzaghi a caldo ha parlato anteponendo l’emotività di chi l’ennesima volta si è visto scagliare il VAR contro, assurdo perché l’occhio tecnologico è stato introdotto affinché non sbagliasse mai. Ma come pretendete venga presa dai laziali, adesso, una qualunque “svista” del direttore di gara? Parliamo a pieno titolo di “cattiva fede”? Perché no! Forse proprio questo pensiero ha annebbiato la mente di Inzaghi: se errare è umano, dov’è l’errore umano quando si tratta di tutti gli altri?

I tifosi biancocelesti stanno per scrivere un precedente: la class action contro gli arbitri per i dubbi episodi in due gare. Potrete provare ad infangarci o dividerci, ma in tutta la gestione Lotito, mai presidente, squadra e supporters sono stati così uniti. Questo lo dobbiamo anche al “capitano morale” che siede in panchina.

Simone è cresciuto nel nostro ambiente: è stato prima giocatore ed ora allenatore, invidiato da mezza Italia.

“Piagnone”… Sì può definire chi da metà della sua vita combatte per Lazio?

Noi lo vogliamo così e se lo considerate un “piagnone”, beh, sono cose che non ci riguardano. Lasciateci stare, “chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato” , prima o poi la ruota gira, sarebbe il caso che tutti lo ricordassero.

Intanto noi siamo sempre più vicino al nostro mister Mone, perché CONTA ER CORE!

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