Lo ammetto: senza di loro il calcio sarebbe più monotono. Di chi parlo? Dei “cugini mai voluti” sempre pronti a regalarci qualche perla e momenti di ilarità.

 C’è però anche da capirli su, alla fine ci si accontenta di tutto, per festeggiare qualcosa a maggio devono farsi invitare alle comunioni!

Dieci lunghi anni senza neanche un trofeo, la vita mica è facile.

La fantasia non gli manca devo dire e pur di celebrare qualcosa anche loro, si sono inventati una particolare ricorrenza: l’iPhone al cielo! 

Torniamo indietro nel tempo, neanche tanto, 11 gennaio 2015, perché mentre noi festeggiavamo la nostra storia centenaria in Piazza della Libertà, loro, che per brindare a Corropoli dovranno attendere una decina di anni, hanno replicato in un modo assolutamente “creativo”.

Siamo all’11 gennaio 2015 come dicevo poc’anzi. La Roma rimonta nel derby e dal vantaggio per 2-0 biancoceleste grazie a Mauri ed Anderson, a siglare le reti del pareggio è Francesco Totti. 

Tripudio, vittoria della Champions League, tanto che il “gabbedano” decise non solo di fare una corsa fino allo spolmonamento sotto la Curva Sud, ma di immortalare il momento con un selfie.

Ebbene, dopo il dito di Chinaglia, anche loro hanno trovato una forma di “immortalità” nei secoli: “er selfie del gabbedano”.

l’iPhone al cielo impazza su Facebook, Instagram e su tutto il web come fosse la Champions al cielo, o meglio, la Coppa del 26 maggio.

Evidentemente non vedono la differenza tra uno smartphone ed un trofeo, ma dopotutto capiamo: se non hai nulla qualcosa dovrai pur celebrare! 

Chi alza le Coppe e chi l’iPhone, questa è la differenza tra noi ed i “cugini mai voluti”!

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