Ci sono alcuni giocatori, forse più che alcuni, di cui ne rimani subito stregato, Keita tanto per citarne uno. Nel mio caso è successo con parecchi oltre al senegalese parlando di Lazio negli ultimissimi anni senza tornare eccessivamente indietro; , Felipetto, Leiva, uno che non vorreste sentire nominare e non nominerò, Nani che militava nelle fila dello United e mi ha fatto strabuzzare gli occhi vederlo proprio a Formello. Insomma, succede, non sai perché, ma succede.
Poi fu la volta di Milinkovic-Savic, all’inizio anche il nome era ostico sia da scrivere che da pronunciare. Ecco, al contrario di quelli sopra citati, ci volle del tempo perché imparassi a conoscerlo e come me, tanti altri tifosi non lo inquadrarono da subito.
Arrivava alla Lazio con una storia suggestiva; mentre era con il suo procuratore davanti alla dirigenza della Fiorentina e stava per firmare, sbottò in lacrime perché voleva venire alla Lazio, voleva assolutamente vestire la stessa maglia che aveva vestito uno dei suoi idoli, Sinisa Mihajlovic. Voleva talmente tanto la Lazio, che l’agente dovette chiamare Tare in tutta fretta per chiudere la trattativa anche con un piccolo sconticino.
Certo non potevamo immaginare che il ds biancoceleste aveva messo già da tempo gli occhi sul giovane serbo, tuttavia il suo esordio non fu in pompa magna, ma all’inizio lo prendemmo con la distanza con cui si osserva un “oggetto del mistero”.
Chi era Milinkovic-Savic?
Il suo vero volto lo mostrò dopo un anno tra le fila laziali.
10 mln per portarlo nella capitale, minimo 100 ne chiede Lotito per lasciarlo partire!
Fisico da giocatore di football americano, potenza, tecnica, classe, tiro…. Ecco il vero volto di Sergeij: un giocatore completo che completa la Lazio intera.
100 mln, cifra che spese il Mancheste United per assicurarsi Pogba, cifra che sembrava stellare, ma adesso sembra essere quasi ai limiti dell’accettabile per Milinkovic considerato assai migliore del francese.
Il numero 20 aveva già conquistato i suoi tifosi, ma fu consacrato nel doppio derby di Coppa Italia contro la Roma, bastonata da lui sia all’andata che al ritorno.
Una bella favola sì, peccato che nell’ambiente laziale vi è già la triste consapevolezza e la rassegnazione di vederlo partire, magari nella prossima sessione di mercato. Lotito ha fatto la voce grossa e non intende “svendere” il suo gioiello, il procuratore ha dichiarato che non è in vendita, lo stesso Sergej ha ribadito di non voler lasciare la capitale.
Mercato, offerte e trattative… Rimandiamo a domani. Per ora godiamoci lo spettacolo che ogni volta offre in campo e lasciamoci guidare fino alla Champions!