Scoppia un ennesimo caso in quel di Formello e gli umori si destabilizzano, ma non quelli dello spogliatoio che resta unito e compatto.
Il momento negativo della Lazio, ha sicuramente trovato il suo capro espiatorio: Felipe Anderson.
L’atteggiamento non è quello giusto, quello che si esige da uno che a calcio ci sa giocare eccome, ma il colpevole della sconfitta di lunedì non è lui.
Bisogna che ciò si capisca anche se adesso è difficile gestire al meglio il brasiliano.
Come sottolinea “La Repubblica” durante il match di lunedì sera Anderson è stato spronato a fare di meglio da Stefan Radu.
“Spronato” in modo fraterno e non certo attaccato, questo per essere precisi.
I compagni però sono dalla sua parte e le parole di Ciro Immobile lo testimoniano:
«È un giocatore importante per la squadra, la gente deve capire che è questo il suo modo di giocare. Noi siamo con Felipe, rimaniamo uniti fino alla fine».
Niente è cambiato nello spogliatoio che si racchiude in difesa del numero 10.
Inzaghi lo ha punzecchiato come farebbe un padre per spingerlo a tornare allo splendore di una volta.
Nonostante le voci su una cessione, lo svops non e quello di monetizzare pensando ad una sua partenza, ma di ritrovarlo in campo in grande spolvero.
C’e bisogno anche di lui per il sogno Champions!
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Scoppia un ennesimo caso in quel di Formello e gli umori si destabilizzano, ma non quelli dello spogliatoio che resta unito e compatto.
Il momento negativo della Lazio, ha sicuramente trovato il suo capro espiatorio: Felipe Anderson.
L’atteggiamento non è quello giusto, quello che si esige da uno che a calcio ci sa giocare eccome, ma il colpevole della sconfitta di lunedì non è lui.
Bisogna che ciò si capisca anche se adesso è difficile gestire al meglio il brasiliano.
Come sottolinea “La Repubblica” durante il match di lunedì sera Anderson è stato spronato a fare di meglio da Stefan Radu.
“Spronato” in modo fraterno e non certo attaccato, questo per essere precisi.
I compagni però sono dalla sua parte e le parole di Ciro Immobile lo testimoniano:
«È un giocatore importante per la squadra, la gente deve capire che è questo il suo modo di giocare. Noi siamo con Felipe, rimaniamo uniti fino alla fine».
Niente è cambiato nello spogliatoio che si racchiude in difesa del numero 10.
Inzaghi lo ha punzecchiato come farebbe un padre per spingerlo a tornare allo splendore di una volta.
Nonostante le voci su una cessione, lo svops non e quello di monetizzare pensando ad una sua partenza, ma di ritrovarlo in campo in grande spolvero.
C’e bisogno anche di lui per il sogno Champions!
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Scoppia un ennesimo caso in quel di Formello e gli umori si destabilizzano, ma non quelli dello spogliatoio che resta unito e compatto.
Il momento negativo della Lazio, ha sicuramente trovato il suo capro espiatorio: Felipe Anderson.
L’atteggiamento non è quello giusto, quello che si esige da uno che a calcio ci sa giocare eccome, ma il colpevole della sconfitta di lunedì non è lui.
Bisogna che ciò si capisca anche se adesso è difficile gestire al meglio il brasiliano.
Come sottolinea “La Repubblica” durante il match di lunedì sera Anderson è stato spronato a fare di meglio da Stefan Radu.
“Spronato” in modo fraterno e non certo attaccato, questo per essere precisi.
I compagni però sono dalla sua parte e le parole di Ciro Immobile lo testimoniano:
«È un giocatore importante per la squadra, la gente deve capire che è questo il suo modo di giocare. Noi siamo con Felipe, rimaniamo uniti fino alla fine».
Niente è cambiato nello spogliatoio che si racchiude in difesa del numero 10.
Inzaghi lo ha punzecchiato come farebbe un padre per spingerlo a tornare allo splendore di una volta.
Nonostante le voci su una cessione, lo svops non e quello di monetizzare pensando ad una sua partenza, ma di ritrovarlo in campo in grande spolvero.
C’e bisogno anche di lui per il sogno Champions!
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